Siamo alla fine del diciannovesimo secolo e in una mattina di tarda primavera o di prima estate, come preferite, comincia questo viaggio sulle acque del Tamigi che parte dalla città di Kingstone, prosegue fino a Oxford e da qui inverte la rotta per un piovoso ritorno. Lungo il tragitto Jerome ci guida tra luoghi storici sulle orme di personaggi del calibro di Giulio Cesare, che proprio a Kingstone attraversò il fiume con le sue legioni; di Re Giovanni, che su una delle isolette sparse sul corso d’acqua si dice firmò la Magna Charta; di Enrico VIII che in un giardino di Ankerwyke House, vicino alla Punta dei Picnic, incontrava la sua Anna Bolena. Tra riferimenti storici e amene descrizioni seguiamo le comiche disavventure dei protagonisti, l’ipocondriaco J. (lo stesso Jerome), lo scaricabarile Harris, il dormiglione George e il pestifero fox-terrier Montmorency. A bordo di una barca a remi i quattro si avventurano in una rocambolesca traversata in cui ne combinano di tutti i colori: lotte con barattoli di ananas e bricchi del tè, esperimenti culinari e musicali, eroici bagni nell’acqua gelida e tante altre divertenti gags. Inoltre rievocano spassosi episodi (come la storia di zio Podger che attacca un quadro) e bacchettano la società con simpatiche ed ironiche considerazioni sulla vita e sulla gente. Un elegante esempio di umorismo inglese che non suscita risate grasse e volgari ma sano divertimento e sinceri sorrisi stimolando anche la riflessione e che proprio per questo non passa mai di moda e dopo tanti anni risulta ancora una godibile lettura per passare qualche ora spensierata.
Tre uomini in barca (per non parlar del cane)
J., Harris e George compongono un terzetto alquanto balzano. J. ha la fissa della malattia: le ha passate tutte (gli manca solo il ginocchio della lavandaia). Harris - a suo dire - fa tutto lui, ma tiene sempre in scacco gli altri con ordini e contrordini. George non farebbe che dormire, ma la pigrizia è un vizio che non lo riguarda. Ai tre amici si accompagna un cane, e anche lui ci mette la sua: Montmorency è un feroce fox-terrier certo di essere troppo buono per questo mondo. Tutti assieme fanno un viaggio in barca lungo le rive del Tamigi. Ne nasce una storia esilarante, costellata di piccole sventure e comiche avventure, con curiosi aneddoti di costume e ricordi di esperienze buffe, in una serie di gag sulle gioie e i dolori della vita sul fiume. "Tre uomini in barca", che negli anni ha conosciuto un successo di pubblico straordinario, è ormai unanimemente considerato un classico della comicità anglosassone, fatta di humour e nonsense, che all'ironica paradossalità delle vicende narrate sa unire realistiche descrizioni delle campagne inglesi e brevi note di filosofia spicciola.
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Edizione:2
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Anno edizione:2008
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Enrico Caramuscio 04 agosto 2013
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