Una tromba nello uadi

Un libro questo che lascia il segno in quanto affronta problemi umani ma quanto mai attuali che mettono proprio il dito nella piaga più sanguinolenta e dolorosa che coinvolge due comunità, che in cuor loro sanno che la pace e il rispetto reciproco possono restituire quella tranquillità e quella serenità a cui TUTTI gli uomini aspirano.. Solo a questi patti può sbocciare il fiore dell’amore, quel fiore che si schiude nel cuore umano e che anela a trascendere barriere, confini . Sami Michael è nato e vissuto per tanti anni negli stati islamici dell’Iraq e Iran, prima di approdare, esule , come Alex, il protagonista del libro , in Israele senza sapere una parola della lingua. Chi meglio di lui poteva analizzare gli stati d’animo, le paure, i pregiudizi, i credi di queste due comunità? Utilizza nel racconto il punto di vista femminile, quello di Huda, la sorella apparentemente più debole, riuscendo così a penetrare con una leggerezza, mista sì a paura e a fragilità ma anche a tanto coraggio che spesso solo in una donna si può trovare. Si muovono nel romanzo tante esistenze spesso violentemente sradicate, che riflettono tensioni profonde e diverse ma che sono tutte accomunate da un flusso sotterraneo di dolore, di desiderio di pace e di riabilitazione. La Storia purtroppo non guarda in faccia a nessuno; manca dunque il classico lieto fine. Ma non c’è amarezza, né disperazione, c’è sullo sfondo un messaggio positivo che invita a cercare la propria realizzazione nella tenerezza e nell’amore della famiglia, della coppia , a qualunque etnia essa appartenga. Anche l’Amore non ha confini, solo gli uomini glieli pongono!!!