Non sono solita leggere romanzi di ambientazione storico-romana, ma ultimamente mi sta capitando sempre più spesso. Non conoscevo Douglas Jackson, ma mi ha completamente conquistata. Molto documentato, ha integrato con verosimile fantasia le notizie certificate dagli storici e dagli archeologi e ha creato personaggi e avvenimenti talmente immersivi che faticavo a staccarmi dalla lettura. Qui ci troviamo nel V secolo d.C. nella Britannia del Vallo di Adriano da difendere dalla calata dei pitti della regina Briga e dei suoi alleati, Corvo e gli altri re delle tribù del Nord. Il cristianesimo si sta sovrapponendo ai culti antichi e i Romani della VI Legione sono ormai quasi tutti nativi del luogo e di sangue misto. La cavalleria diventa l'arma decisiva che deciderà quale popolo, quale cultura e quale religione domineranno l'Isola nei secoli futuri. Un grande romanzo di guerra e di strategia, il crepuscolo di un Impero che però ha trasmesso ai suoi ultimi epigoni un'eredità che non andrà perduta. Insomma, per me è bellissimo: leggetelo e poi decidete da voi se non ne valeva la pena.
