Recensioni L' ultimo dio

L' ultimo dio di Emidio Clementi
"Ho capito che le storie che mi piacciono sono quelle che sembrano vere." E la storia vera è quella dell'autore, Emidio Clementi, che racconta come a metà degli anni Ottanta un giovane della provincia italiana, carico di disperazione prim'ancora che arrabbiato, scelga di fuggire nel mondo, deciso a imbrogliare il destino assegnatogli - "un destino di miseria e pulizia" -, alla ricerca di un riscatto di cui lui stesso non distingue i contorni. Ecco allora i mesi trascorsi in Svezia, da clandestino, a distribuire i giornali, stordito da una lingua che non capisce, e quelli vissuti a Londra, nascosto nella stanza di un'amica dell'adolescenza, occupato a guardare le vite degli altri. Su tutto la solitudine, l'impossibilità di accogliere l'amicizia, e l'attesa, soprattutto, che il mondo gli dica chi è. Dopo un primo ritorno e una nuova e obbligata fuga, Emidio (Mimì) arriva a Bologna. Ed è lì che cessa di aspettare di ricevere i segnali dal mondo, mettendosi alla ricerca della propria voce. Ricomincia a suonare il basso e fonda un gruppo musicale, i Massimo Volume. Ma la svolta decisiva si consuma quando un cliente del ristorante greco in cui lavora gli regala un libro, Il primo dio di Emanuel Carnevali, avvertendolo: "Qui si racconta di uno come te". È la scoperta definitiva della parola, della propria parola. Emidio Clementi Scrittore e musicista, fondatore e voce del gruppo musicale Massimo Volume. Come scrittore ha esordito con la raccolta di racconti Gara di resistenza, a cui hanno fatto seguito i romanzi: Il tempo di prima; La notte del Pratello; L'ultimo dio e Matilde e i suoi tre padri. Nel 2012 per Playground ha pubblicato la raccolta di racconti, La ragione delle mani. )
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