Ungenach. Una liquidazione - Thomas Bernhard - copertina
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Letteratura: Paesi Bassi
Ungenach. Una liquidazione
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Descrizione


Thomas Bernhard allo stato incandescente, in un racconto che è l'incubo di Estinzione, il suo grandioso, ultimo romanzo.

Ungenach è il nome della sconfinata proprietà fondiaria nell'Austria Superiore toccata in eredità ai due fratelli Zoiss. Ma, ancorché ricchissimo, splendido agglomerato di frutteti, campi coltivati, boschi, cave, tenute e fabbricati rurali, Ungenach è precisamente quello che ha spinto i due Zoiss a fuggire il più lontano possibile: Karl in Africa, Robert negli Stati Uniti. Per Karl, infatti, rimanere a Ungenach «significa pazzia», e per Robert Ungenach è «un peso spaventoso e nient'altro» – anche il padre, del resto, per tutta la vita «ha sentito Ungenach come un carcere». Immensa devastazione, «rovina della natura e dello spirito», «inferno del cattivo gusto», Ungenach è il labirinto ossessivo dei ricordi e della mente, l'aborrito luogo dell'Origine. E, rimasto unico erede dopo la morte del fratello, Robert si sbarazzerà di tutto con una sconcertante donazione, compiuta «come un delinquente compie il suo delitto» e, beffardamente, a favore di una trentina di assurdi beneficiari, fra cui un «teologo della natura», quattro carcerati e un ricoverato in manicomio. Un atto liberatorio che, di fatto, causerà l'irreversibile estinzione di Ungenach, fosco compendio di ogni realtà fisica e mentale – «poiché è la rovina il punto verso cui tutto converge».

Dettagli

17 giugno 2021
98 p., Brossura
9788845935992

Valutazioni e recensioni

  • Beatrice
    Ungenach. Una liquidazione

    Attraverso uno stile ostico e piuttosto respingente, fatto di un periodare franto in cui saltano i legami sintattici e in cui le ripetizioni ossessive diventano un tratto distintivo, l'autore ci introduce in un romanzo senza azione. Il racconto si muove nel solco della letteratura mitteleuropea in cui centrale è il senso della fine, il rimpianto di un tempo lontano e sfuggente. Ungenach, un'enorme proprietà di cui è difficile persino tracciare i confini, caratterizzata dalla separatezza rispetto all'esterno e avvolta da un non ben definibile senso di superiorità, sta per essere liquidata: ciò non è che lo specchio della dissoluzione di un mondo, dell'avanzata inesorabile di forze che, affacciatesi alla ribalta della Storia, stanno demolendo un universo millenario, forse, però, solo ideale. Pervaso dal senso di rovina e catastrofe, il romanzo ci interroga sul rapporto con il passato e sul significato del cambiamento.

  • Selva82
    Devastazione, solitudine, follia

    Per i fratelli Zoiss la loro tenuta Ungenach simboleggia solo solitudine e devastazione. Per tale motivo alla morte di Karl, Robert decide di donarla, suscitando lo stupore del notaio Moro, un nostalgico dei tempi passati, contrario al socialismo e al comunismo. Pur di star lontani da Ungenach i due fratelli scapparono lontano. Karl in Africa, Robert in America. Sarà la morte del tutore a far ritornare Robert in quei luoghi, a leggere le lettere lasciate dal fratello morto e ad avere la conferma che nulla è cambiato. Deve solamente lasciare al più presto quel luogo fatto di follia e devastazione perché Ungenach significa rovina della natura e dello spirito. Come sempre un superbo Thomas Bernhard ci porta nei labirinti dell'animo umano mostrandoci l'insensatezza dell'esistenza.

Conosci l'autore

Foto di Thomas Bernhard

Thomas Bernhard

1931, Heerlen

Thomas Bernhard (1931-1989) è figlio di una ragazza-madre che aveva lasciato l'Austria per sottrarsi allo scandalo. Ancora neonato, viene affidato ai nonni con i quali vive, prima a Vienna, poi a Seekirchen e a Salisburgo, gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza. Frequenta il liceo classico, che non conclude. A diciotto anni viene ricoverato in sanatorio, dove comincia a scrivere. Pubblica racconti su quotidiani e riviste e, nel 1963, il suo primo romanzo, Gelo, che vince il prestigioso premio Brema. I suoi attacchi alle istituzioni statali e a importanti personaggi politici suscitano e continueranno a suscitare scandalo. A partire dagli anni Settanta si dedica intensamente al teatro scrivendo numerosi testi che il regista Claus Peymann mette in scena quasi sempre con l'attore Bernhard...

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