Urban Graffiti. Percezione e rappresentazione delle città e dei territori
Il volume che vi presentiamo cerca di scandagliare i temi della percezione dei territori in quanto, come ben ricorda David Harvey nel suo “La crisi della modernità”, a partire dall’Illuminismo in poi i territori vengono cartografati, censiti e monitorati in modo analitico, soprattutto a fini fiscali, di governo e controllo del territorio. Lo spazio che prima è “sconfinato”, (letteralmente senza confini), anche se non infinito, viene delimitato da confini di tipo amministrativo, burocratico, politico, ecc. In realtà come dimostrano oggi le grandi realtà urbane e metropolitane, è molto difficile dire dove inizi e dove finisca una città. Milano finisce nel quartiere Bicocca e gli abitanti di Sesto San Giovanni non possono essere considerati milanesi, o è solo un problema di definizione dei confini? Se non ci fossero i cartelli stradali che indicano che sto passando dal Comune di Milano a quello di Sesto San Giovanni, probabilmente non potremmo capire che stiamo passando da un comune ad un altro e riconoscere in quale ci troviamo.
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Anno edizione:2018
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