Pensavo che non avrei mai più ripreso in mano un libro di André Aciman, dopo la grande delusione che è stata "Cercami", esempio di come possiamo fare tranquillamente a meno dei sequel. Ma avevo questo libro sullo scaffale dei libri da leggere già da un paio d'anni e, dopo aver sbollito la delusione, mi sono deciso ad affrontarlo, considerando che è stato scritto prima di "Cercami". Il risultato? Abbastanza soddisfacente. In "Variazioni su un tema originale" ho potuto ritrovare, con somma gioia, lo stile di Aciman che mi fece innamorare di "Chiamami col tuo nome", con quella profonda introspezione, quell'attenta analisi, quasi chirurgica, del sentimento, stavolta in una chiave più completa, dal momento che vediamo come cambia l'amore attraverso la lunga fase della vita. Vediamo le "variazioni" dell'amore dall'infanzia, fino alla vecchiaia, passando ovviamente per l'amore più adulto. E sono anche diversi tipi di amore, da quello innocente, a quello struggente e silenzioso, fino ad arrivare all'amore che ritorna. L'unica pecca, è che, ad un certo punto, si notano quei germi che sono fioriti in "Cercami", ma per fortuna si tratta di una minima parte. Diciamo che non mi sono pentito di questa seconda possibilità che ho dato ad Aciman.
