Una vastissima distesa di mare

Qua di seguito vi mostro un pezzo di recensione, tutta intera purtroppo non ci sta. Intera la potete trovare qui: https://alessandranekkina9372.altervista.org/una-vastissima-distesa-di-mare-di-tahereh-mafi/ . “Il terribile attentato dell’11 settembre ha colpito e segnato profondamente tutta l’America e non solo. Nel 2002 il clima politico non è dei migliori e le strade iniziano a farsi pericolose anche in pieno giorno, soprattutto per persone come Shirin. Shirin è una musulmana di sedici anni e la sua unica “colpa” secondo molti è quella di esistere. Shirin è una ragazza di secidici anni come chiunque altra. E’ un’adolescente che deve affrontare già il difficile periodo di dover decidere cosa fare da grande. Ma Shirin non ha la possibilità di essere una ragazza come le altre, non ha la possibilità di pensare solamente a come portare a termine il compito di matematica. In quale università andare, avere una semplice cotta per un ragazzo o uscire a mangiare una pizza con le amiche di sempre. Shirin non ha la possibilità di fare niente di tutto ciò, e NON per colpa della sua famiglia o della sua religione. Perchè a dispetto di come in molti credono, NON sono tutti uguali. Shirin non può fare niente di tutto quello che una ragazza di quell’età dovrebbe fare, perchè è vittima di pregiudizi, razzismo e bullismo. Shirin nel corso della sua vita ha eretto muri altissimi di protezione intorno a se, non solo perchè non ha mai avuto la possibilità di stabilirsi in modo permanente da qualche parte, cambiando spesso città. Soprattutto per colpa della cattiveria delle persone. Dopo una vita intera passata a sentirsi offendere, denigrare, sguardi sgarbati, ostili e spintoni e botte. Come può Shirin fidarsi di qualcuno? [...] [...] [...]"

Shirin è una ragazza musulmana di sedici anni, vive con la sua famiglia in America dopo aver cambiato spesso città visto il lavoro del padre. E' vittima di bullismo e razzismo a scuola, la guardano male, la giudicano, non è facile per lei andare ogni giorno in un posto dove la fanno soffrire. Così cerca di proteggere il suo cuore allontanando tutti, anche chi la guarda in modo diverso.  Ocean non è come gli altri, lui prova un vero interesse verso Shirin, ma non è facile farle capire che non è una bugia, che lui non è razzista e che non gli importa cosa pensano gli altri. Ma non si arrende e cerca in tutti i modi di farle capire che i suoi sentimenti sono reali, che non tutte le persone sono uguali. L'autrice affronta una tematica molto attuale e purtroppo troppo presente nelle scuole, il bullismo. Con Shirin riusciamo a comprendere le difficoltà degli adolescenti presi di mira, di quello che provano e dei problemi che ne derivano. Un romanzo profondo che fa riflettere, il pregiudizio non è mai una cosa buona, le persone vanno viste non guardate, l'aspetto esteriore, la religione, il colore della pelle, non sono queste le cose che definiscono una persona, ma è il suo Io interiore che molto spesso non ci si impegna neanche a conoscere.  Una storia che mi è piaciuta dall'inizio alla fine. Lo consiglio.