La vergogna di Firenze. Le barbarie comuniste dell’11-31 agosto 1944 spacciate come Festa della Liberazione
Il nuovo libro dello storico e ricercatore Paolo Paoletti, “La vergogna di Firenze”, è interamente dedicato alle vicende belliche fiorentine dell’agosto 1944. Il saggio mette a nudo i meccanismi politici che portarono alla proclamazione e poi all’istituzione del Giorno della Liberazione. Secondo la documentata interpretazione dell’Autore, al di là della propaganda e dei proclami, 1’11 agosto 1944 non fu soltanto il giorno della prima sconfitta partigiana sulla riva destra dell’Arno, ma anche il giorno del secondo “sganciamento” tedesco e del panico ai vertici del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale nel timore di un ritorno germanico. Fu il giorno del caos, dell’insubordinazione dei “garibaldini” della brigata Sinigaglia al proprio comandante, delle vendette e delle esecuzioni sommarie di fascisti o supposti tali (nelle quali caddero pure cittadini innocenti). E fu anche il giorno degli stupri e delle rasature delle donne fasciste, delle requisizioni illegali delle abitazioni dei fascisti, delle occupazioni indiscriminate. Ecco perché l’autore parla apertamente di “vergogna” e definisce quella data “il giorno più buio”.
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Anno edizione:2022
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In commercio dal:1 gennaio 2022
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