Via Garibaldi

Torno ancora una volta a Sampieri per raccontare con le mie memorie una piccola storia collettiva, con il rischio dell'autobiografia ma affollando pagine di una microstoria incastonata in quella assai più grande. Parlo delle mie strade e del mio tempo, quello fatto di infanzia, adolescenza e giovinezza, prima di partire e andare via; cronache spicciole e certe situazioni che abbiamo visto in tanti e che raccontano di ciò che un tempo era Sampieri e di ciò che è stato poi, a poco a poco. Certo, secondo il mio punto di vista e con minuscole cronache che sarebbero andate perdute alla chiusura della mia personale biblioteca, ma con in primo piano storie, fatti, episodi vissuti anche dagli altri. Un po' del diario personale e un po' di eco della storia, ciò che vedevo e sentivo sul marciapiede di Via Tasso e dal balcone della Via Garibaldi, un affollato piccolo mondo prima del villaggio universale. Un contributo alle riflessioni del lettore, considerazioni valide in ogni tempo e in ogni luogo di questo nostro Mondo e per tutte le persone, note già scritte da chi ragiona da studioso su cosa rimane di quei luoghi che vivono spopolamento e abbandono, emigrazione, ma in forma di racconto.