Vita di Beniamino Franklin scritta da sé medesimo. Nuovamente tradotta dall'edizione di Filadelfia del 1808, ricavata per la prima volta dal manoscritto dell'Autore da Pietro Rotondi

In-8°, pp. XV, 300, brossura editoriale verdina con titolo entro bordura xilografica figurata disegnata da Ratti. Ritratto di Franklin all'antiporta inciso sempre da Ratti. Una firma coeva. Buon esemplare in barbe. Traduzione italiana (la prima edizione italiana era stata impressa a Bergamo nel 1830) dell'autobiografia di Franklin, opera che si situa ai primordi della letteratura americana, esemplare documento del senso pratico e dello spirito inventivo di una nazione allora appena sorta, che proprio in Franklin aveva avuto uno dei propri padri fondatori. Scrive Elena Croce: "Singolarissimo frutto dello spirito settecentesco; illuminista, deista e democratico, nato in un terreno provinciale e coloniale qual era l'America del suo tempo, e imbevuto di un moralismo tipicamente protestante. Nella costruzione e nello stile, questa biografia ricorda i romanzi settecenteschi d'avventure, come quelli di Defoe. La narrazione scarna, scrupolosamente cronistica, è ravvivata da aneddoti curiosi e da osservazioni penetranti. È uno dei più vivi documenti sulle origini della grande America" (Dizionario Bompiani delle Opere, I, p. 323).