L'esperienza di missionario e di giornalista di padre Albanese si coglie appieno. In più di un'occasione l'Autore, infatti, porta esperienze di prima mano vissute in Africa. Il saggio descrive le gravi persecuzioni di cui sono vittima i credenti nel mondo. Albanese non fa differenza, anzi evidenzia come ad essere perseguitati sono tanto cristiani, quanto musulmani o buddisti. Pone naturalmente maggiore attenzione alle persecuzioni di cristiani, animisti e musulmani moderati ad opera di integralisti islamici come quelli di Boko Haram in Nigeria o degli estremisti islamici in Somalia, Sudan, Kenya. Parla delle persecuzioni della minoranza musulmana in Birmania e di quelle subite dai buddisti del Falun gong in Cina. Oltre che alle violenze, Albanese pone attenzione anche ad altri tipi di discriminazioni come all'isolamento sociale di cui sono vittima in Israele gli ebrei di origine africana, che pur avendo vista riconosciuta la propria piena appartenenza alla comunità ebraica sono ancora la parte della popolazione israeliana che vive più di sussidi sociali. Padre Albanese evidenzia come le persecuzione a sfondo religioso hanno una loro ampia diffusione, ma che molto spesso queste sono il frutto di conflitti etnici, politici o economici. Troppo spesso sono quindi altre le ragioni che si nascondono dietro alle discriminazioni religiose. Più di una volta il missionario punta il dito contro un'Occidente indifferente alle sorti dei cristiani e delle minoranze in Africa. La scelta di parlare nel titolo di "dio", con l'iniziale minuscola e tra virgolette, nasce proprio dalla volontà di evidenziare il fatto che forse la più grande discriminazione religiosa oggi in atto è quella messa in atto da chi idolatria il dio denaro al punto da calpestare i diritti dei poveri. Il saggio è molto scorrevole e facilmente leggibile. Per chi ha dimestichezza con questi argomenti può sembrare anche un po' scontato. Adatto a chi approccia a questi temi per la prima volta.
Vittime e carnefici nel nome di «Dio»
Guerre, dittature, persecuzioni, migrazioni. La religione usata come strumento di odio e divisione nelle periferie del mondo. Contro la "globalizzazione dell'indifferenza", le parole di un sacerdote e missionario che racconta in presa diretta dai luoghi del conflitto.
Padre Giulio Albanese ha vissuto per diversi anni in Africa. Di fronte agli abomini perpetrati nelle zone "calde" del pianeta, e alla testimonianza dei martiri del nostro tempo e delle loro comunità, ha sentito l'urgenza di scrivere questo libro, che denuncia come la fede possa essere distorta a fini ideologici, politici ed economici, per ottenere i quali si uccide, a si creano le condizioni per farlo, nel nome di un dio minuscolo, feticcio d'interessi faziosi.
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Anno edizione:2016
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RafDob 14 dicembre 2021Da leggere
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