Vivi e lascia morire - Ian Fleming - copertina
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Letteratura: Gran Bretagna
Vivi e lascia morire
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Descrizione


A Ian Fleming viene universalmente attribuita l'invenzione di una figura letteraria prima di lui non esistente, la Bond Girl: e la Solitaire di "Vivi e lascia morire", una veggente vudù con gli occhi quasi viola, i capelli quasi blu e un legittimo sospetto di verginità è una delle rappresentanti più autorevoli della categoria. Ma meno attenzione si presta, in genere, al secondo grande copyright di Fleming, il Bond Villain. Anche qui, Mr Big occhi gialli, pelle grigia, il corpo enorme sorretto a stento da un cuore malato, e il più che legittimo sospetto di essere, in realtà, lo zombie del sommo sacerdote vudù, Baron Samedi - ha pochi rivali. Si aggiungano, a piacere, una notte brava nei locali notturni di Harlem, la scoperta dell'America e della Giamaica, una incredibile sequenza sottomarina, e sullo sfondo la caccia al tesoro di Morgan il Sanguinario. Gli ingredienti per l'avventura più leggera, crudele e incalzante di 007 insomma ci sono tutti: basta solo agitarli, una pagina dopo l'altra.

Dettagli

21 novembre 2012
256 p., Brossura
Live and let die
9788845926907

Valutazioni e recensioni

  • Un viaggio "da incubo"

    In questa seconda avventura della famosa spia britannica, Ian Fleming affina due figure ricorrenti della sua saga, ogni volta incarnati da diversi personaggi: quello della Bond Girl e quello del Bond Villain. Dopo Vesper Lynd facciamo la conoscenza di Solitaire , una ambigua veggente vudù con occhi quasi viola e un legittimo sospetto di verginità. Per quanto riguarda il cattivo bisogna fare i conti con il "capo" di Solitaire ovvero Mr Big: occhi gialli e il più che legittimo sospetto di essere in realtà lo zombie del sommo sacerdote vudù Baron Samedi. A parte il titolo, il film "Agente 007 - Vivi e lascia morire" (1973) di Guy Hamilton, il primo dei sette con Roger Moore, si discosta dalla trama del romanzo. A partire da Mr Big, che sul grande schermo diventa un narcotrafficante, al contempo il primo ministro di una minuscola repubblica caraibica. Molti elementi del libro verranno però ripresi in altri film della saga: in "Solo per i tuoi occhi" (1981), la quinta volta di Moore come Bond, lui e la bond girl Melina Havelock sono legati a una corda e trascinati in mare per essere divorati dagli squali, come Bond e Solitaire nel romanzo; inoltre "007 - Vendetta privata" (1989), il il secondo e ultimo con Timothy Dalton come 007, propone la scena della mutilazione di Felix Leiter. Tornando al libro, la trama accattivante si dipana per la prima volta in una serie di luoghi da sogno in giro per il mondo (altro tratto che diventerà caratteristico della saga). La pedanteria nelle descrizioni giamaicane viene alleggerita dallo snodo legato al ritrovamento del tesoro di un pirata, Henry Morgan detto il Sanguinario, e dal traffico illegale di monete avviato dalla cellula comunista di Mr. Big. "Vivi e lascia morire" è l’avventura più leggera, crudele e incalzante di 007...

  • Spietato, spregiudicato e passionale. Il James Bond di questo romanzo è quello entrato nella leggenda. 007 si trova ad affrontare una forza apparentemente più grande di lui: la creduloneria umana. Mr Big, sfruttando questo atavico difetto umano con il vodoo, diventa la figura di riferimento nell'Harlem; si mostra inoltre degno dell'appellativo di "cattivo" oltre che degno avversario dell'agente britannico. Dai locali di New York agli atolli ricchi di squali della Giamaica il passo è breve e in "Vivi e lascia morire" sono tutti punti uniti dalla bellezza abbagliante di Solitaire, che costringerà il Bond dal cuore tenero per il gentil sesso e il Bond vendicativo verso la SMERSH a collaborare rendendolo un romanzo accattivante e soddisfacente. Il degno seguito di Casinò Royale, che riesce a surclassarlo in qualità e scorrevolezza.

Conosci l'autore

Foto di Ian Fleming

Ian Fleming

1908, Londra

Nato da una famiglia aristocratica inglese (figlio di Valentine Fleming, deputato conservatore e ufficiale della Riserva, nipote di Robert Fleming, ricco banchiere scozzese), Ian Lancaster Fleming è il secondo di quattro fratelli. La madre, con l'obiettivo di infondergli maggior rettitudine morale, lo iscrive all'Accademia Militare di Sandhurst, dove Ian rimane per poco tempo: la sua voglia di indipendenza lo porta a non impegnarsi nella carriera militare. La madre, esasperata, nel 1928 lo manda in Austria, a Kitzbühel, dove, grazie a un ambiente meno opprimente, Ian si forma come individuo, appassionandosi allo sci e all'alpinismo, attività che ricorreranno sovente nei suoi racconti.Giornalista e agente di borsa collabora, durante la seconda guerra mondiale, con...

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