Il protagonista di questo romanzo, proprio come l’autore stesso, si chiama Michele, infatti si ha l’impressione che le due persone coincidano. I due raccontano la propria storia, o per meglio dire, la propria Bari; le pagine di questo romanzo infatti, sono intrise di "baresità"! Michele racconta le sue tradizioni, descrive i momenti d’infanzia che l’hanno segnato e arriva persino alle citazioni in dialetto. L’autore ha dato il suo meglio proprio nel caratterizzare in maniera così incisiva la sua città, infatti tra le pagine del romanzo ho riconosciuto quartieri e atmosfere e mi sono sentita un pochino a casa. Michele cresce, la storia prosegue e le prime difficoltà vengono a galla perché il futuro si rivela più difficile del previsto. Eppure, anche quando i conti non tornano ed i soldi sono pochi, i punti saldi nella sua vita lo mantengono in piedi: la famiglia e l’amico Pino, la sua terra, il calcio e soprattutto le lenticchie il mercoledì. Un banale piatto caldo di legumi rappresenta in questa storia la tradizione e il punto fermo che riesce sempre a far tornare il buonumore. Le lenticchie sono molto di più che un frugale pasto, sono la certezza di un piccolo benessere settimanale ritrovato, una tradizione che tiene accesa la speranza di un futuro migliore. La precarietà del lavoro per Michele diventa un serio problema e il giovane, pur pieno di buona volontà, si trova a dover fronteggiare una crisi dopo l’altra. I momenti bui non durano per sempre e, dopo un’ intera vita di lotte e ricerche d’impiego, proprio quando Michele sta per perdere le speranze, il cerchio sembra chiudersi e il nostro protagonista è vicino alla tanta agognata serenità. Il romanzo si conclude in maniera felice, e con quello che si direbbe un “ritorno alle origini” arriva finalmente il lieto fine !
Voglio le lenticchie il mercoledì
Tempeste economiche. Saette dell'austerity, della recessione, della crisi. Perturbazioni che tengono Michè perennemente in bilico tra la necessità della sopravvivenza e la propensione al sogno, tra il dramma incombente e la scanzonata leggerezza. Irrompe in lui l'urgenza di recuperare un frammento qualsiasi di certezza. Si aggrappa perciò al menù settimanale della tradizione che invece, immutato, rinnova ogni giorno perpetuamente, come regola non scritta, i piatti della cucina locale. Le mitiche lenticchie del mercoledì diventano così un rifugio sicuro per questo malconcio lavoratore, esposto diverse volte alle innumerevoli intemperie della vita. È un viaggio attraverso la sofferenza della precarietà e della perdita del lavoro. È un cammino attraverso gli affetti familiari e le amicizie. Ricordi spesso divorati da una temporaneità insensibile alla tristezza delle privazioni. In un mondo fatto di giochi all'aperto, di incontri domenicali dai nonni, di suoni come la nenia dello straccivendolo o dell'arrotino, c'è tutta la bellezza che sta dietro la banalità della vita. [...]
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Giulia Rolli 03 luglio 2017
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it