Il punto di vista di Carver è sempre nuovo, la vita reale dellepersone comuni, nella loro essenza, senza fronzoli, senza giudizi morali. Aiuta ad interrogarsi sulla nostra e magari a trovare almeno qualche conforto. Da non perdere
Vuoi star zitta, per favore?
«È strano raccontare un esordio come se fosse un epilogo, ma Carver andò davvero vicino a morire ubriaco e infelice. Solo all'ultimo, nel vicolo cieco in cui si era cacciato si aprí un bivio: questo libro tanto atteso, desiderato, maledetto perché non voleva saperne di arrivare, probabilmente gli salvò la vita» dalla prefazione di Paolo Cognetti
Con l'uscita nel 1976 di "Vuoi star zitta, per favore?", la prima raccolta di Carver, s'imprimeva una svolta irreversibile nell'idea di short story e nell'intero panorama letterario americano. Una raccolta di storie indimenticabili, di uomini e donne sull'orlo della perdizione, disoccupati, alcolisti, gente incapace di creare e mantenere rapporti sentimentali veri e solidi. Ma, mescolato al disincanto con cui Carver sa raffigurare alienazioni e mancanze, spunta qui e là un tratto più emotivo, passionale, in qualche caso un dettaglio erotico o comico. In una parola, una qualità affettuosamente «umana».
Traduzione di Riccardo Duranti
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Anno edizione:2017
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Felice 31 dicembre 2024Racconta la verità
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Upallow 10 febbraio 2023Bellissimo
"Will you please be quiet, please?" è la prima raccolta di racconti pubblicata dall'autore americano (anche se molti erano già usciti su varie riviste) e può essere considerata una specie di manifesto della letteratura minimalista: uno stile asciutto, secco e veloce, usato per raffigurare brevi scorci di vita in cui all'apparenza sembra succedere poco o nulla; personaggi comuni, situazioni semplici, quasi nessuna retorica; eppure i racconti hanno una forza nascosta, una costante tensione di fondo che incolla il lettore alla pagina. Sotto la superficie oleosa della quotidianità si avvertono incombenti le pulsioni profonde, le inquietudini, le aspirazioni dei personaggi e ci si trova così a pensare che tutti noi ci troviamo, prima o poi, in quelle stesse condizioni. Non sono racconti esemplari, non c'è giudizio verso i personaggi, non ci sono modelli da seguire: semplicemente c'è una sorta di violenza di fondo che rimane latente sotto il velo della "normalità" e ci fa in qualche modo vedere e capire il mondo con più lucidità del solito.
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Selva82 06 gennaio 2022Non eroi. Semplicemente esseri umani!
La bellezza dei racconti di Carver consiste nel non esserci mai un protagonista perché lo siamo tutti noi, ognuno può ritrovarsi in scene di ordinaria quotidianità ed immedesimarsi e capire così che non si è soli davanti a un fallimento, a una delusione, a un tradimento. "Vuoi star zitta, per favore" fu la prima raccolta di Raymond Carver che segnò una svolta nell'intero panorama letterario americano e nell'idea di short story. Una raccolta che uscita nel 1976 trasse in salvo il suo autore da una serie di fallimenti e dipendenze facendogli conseguire finalmente il titolo di scrittore da sempre desiderato.
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