A Walk with Blind Boy

Che Hubert Dorigatti sia un talento assoluto nel panorama della musica blues made in Italy, dovrebbe essere cosa ormai fuori di dubbio: chi lo conosce solo attraverso i suoi lavori di studio come solista o come leader dei Bayou Side, non sa però che la sua conoscenza degli originali è a dir poco profonda. Il chitarrista pusterese ha infatti praticato a lungo i padri fondatori, cosa che gli ha permesso di guadagnarsi una meritata credibilità nel suo modo di approcciarsi al blues, sia esso elettrico o acustico come nel caso di questo bel tributo a Blind Boy Fuller, uno dei padri fondatori, forse non il più noto, ma sicuramente tra quelli fondamentali, un maestro del blues pedemontano e rurale. Dorigatti ha sempre amato lo stile di questo artista, fin da bambino, lo ha studiato e assimilato a tal punto da riuscire ad omaggiarlo con un prodotto che trasuda e vibra di blues. Un disco quasi esclusivamente di chitarra e voce, proprio perché l’obiettivo era di riproporre la musica di Fuller con lo spirito giusto ma con i suoni che ci si può permettere oggi, ad oltre ottant’anni dalla scomparsa del bluesman: Dorigatti ha scelto i microfoni giusti per catturare i suoni della sei corde e, sì, possiamo decisamente affermare che abbia centrato l’obiettivo.