Walter Mocchi. Ufficiale del Regio Esercito, socialista, impresario teatrale, fascista
Walter Mocchi è stato una personalità poliedrica. Da ufficiale dell’Esercito, abbandonò la divisa per dedicarsi alla politica nel Partito Socialista e al giornalismo, entrando nella prima redazione dell’«Avanti!». Partecipò ai moti del 1898 nel capoluogo partenopeo, subendo arresto e confino. Corrispondente del giornale da Milano, si impegnò con l’ala rivoluzionaria per sconfiggere il riformismo di Turati. Dopo essere uscito dal PSI nel 1908 per dedicarsi a tempo pieno al teatro lirico, aderì al movimento di Azione Rivoluzionaria di Mussolini e si arruolò volontario durante il Primo conflitto mondiale. Dopo lunghe assenze in America Latina, ritornò in Italia e aderì al regime fascista. In tale veste fu tra i fondatori, insieme a Bombacci, del periodico «La Verità» e svolse un ruolo decisivo nell’elaborazione della parte sociale del Manifesto di Verona della Repubblica Sociale Italiana. Caduto il regime, ritornò in Sudamerica, dove finì la sua rocambolesca vita nel 1955. Avvalendosi di una documentazione spesso inedita, l’Autore del presente saggio segue con accurata ricerca le principali vicende di Mocchi, personaggio a lungo sottovalutato e dimenticato.
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Anno edizione:2025
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