Wreck His Days

Ricca di riferimenti, rigorosa e declinata se condo il lavoro di un collettivo che ricorda certi eretici del post-punk come Rip Rig + Pani e persino This mortal Coil. Apre la title track che innesta un pianoforte ritmico gemello di Sinnerman di Nina simone su rotaaia Autechre, prima di schiudersi in una Yu-Gung rallentata Disco orgoglioso come solo certe opere inattese sanno esserlo. Stand up! - Rumore

Non sembra una band comunemente intesa, quanto un progetto aperto dai toni collaborativi e dalle potenzialità inesplorate. Alcuni contributi vocali e strumentali sono accreditati a personaggi in carne ed ossa: Conrad e Jonnine Standish (HTRK), Genevieve McGuckin (These Immortal Souls) e Lucas Santanna (il nuovo genio della musica brasiliana). Alle figure reali vanno però affiancate quelle immaginarie: Les Baxter, Roland S. Howard, Nina Simone e Daevid Allen. Nomi che sostengono in maniera nemmeno troppo astratta il progetto, dando credito alla personalità inafferrabile di questo concept. Echi di This Mortal Coil e Massive Attack si aggiungono alla misteriosa coltre che sorregge l'album, un piccolo cimelio spiritato precipitato da una remota epoca. Una visione che ha già soggiogato numerosi sostenitori in giro per l'Europa.