Lo zen e l'arte di disporre i fiori
"Il giapponese intende le arti come metodi particolari di formazione che permettono di cogliere la bellezza dell'esistenza, quella bellezza che supera ogni comprensione razionale, ogni significato utilitaristico, e che è il mistero stesso. In questo senso lo Zen è strettamente imparentato con tutte le arti: con la pittura, la cerimonia del tè, l'ikebana, il kendo, il tiro con l'arco. [...] In Giappone non si studia un'arte per amore dell'arte, ma per ricevere l'illuminazione spirituale che essa può donare. Se l'arte si limita alla dimensione esteriore, se non conduce a ciò che è più profondo e più essenziale, in altre parole se non diventa una forma di spiritualità, il giapponese non la riterrà degna di studio. Arte e "religione " sono intimamente unite nella storia della cultura giapponese. L'arte di "disporre i fiori " non è un'arte nel senso proprio del termine, ma è l'espressione di una concezione della vita molto più profonda. I fiori devono essere disposti in modo da suscitare la visione dei "gigli dei campi ", di cui si dice che Salomone in tutta la sua gloria non poteva uguagliare lo splendore." (Dalla prefazione di Daisetz T. Suzuki).
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:1993
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it