Le zone franche nel diritto tributario
«Nel linguaggio comune con l'espressione "zona franca" si evoca un concetto attinente ad esenzioni, agevolazioni e, persino, "paradisi fiscali". È nato, pertanto, un interesse ad approfondire lo studio delle zone franche nel diritto tributario al fine di chiarire le differenti modulazioni di tale "strumento" ricercando le finalità e le compatibilità delle discipline con l'Ordinamento interno, con quello europeo e con quello internazionale, nonché illustrare delle proposte normative e regolamentari. Nel diritto tributario esistono differenti istituti riconducibili al concetto di agevolazione o di regime speciale e per poter studiare le zone franche occorre, innanzitutto, tentare di delimitarne l'ambito quale strumento economico-giuridico, a disposizione del legislatore, in grado di svolgere azioni di promozione dello sviluppo economico e sociale. L'istituzione di un insieme di norme da applicare a circoscritte aree territoriali, differenziando il regime tributario rispetto a quello presente nelle zone circostanti, si è tradotta nella creazione di "zone franche": tali porzioni di territorio assumono vari connotati in funzione sia dell'applicazione di un sistema agevolativo derogatorio o di una disciplina speciale sia delle finalità delle misure fiscali. A livello nazionale ed europeo esistono fondamentalmente due modelli maggiormente diffusi di zone franche, quelle urbane e quelle doganali: le prime (ZFU) rappresentano un insieme di agevolazioni fiscali a favore delle imprese e dei professionisti, su imposte dirette, tributi locali e contributi previdenziali, finalizzate a contrastare il degrado socio-economico in determinati quartieri urbani; le seconde (ZFD) raffigurano una porzione di territorio intercluso ove le merci introdotte non devono essere assoggettate ai tributi c.d. di confine, al fine di incentivare gli scambi a livello internazionale...» (Dall'Introduzione)
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Anno edizione:2020
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In commercio dal:19 giugno 2020
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