Diana Domiziani è una ragazza che non è mai riuscita a portare a termine qualcosa nella sua vita: dotata di molti talenti e di una profonda sensibilità, ha intrapreso moltissime strade, ma non è mai arrivata in fondo a nessuna. Quando viene assunta alla Tempor, una realtà misteriosa a metà tra un’azienda tecnologica e un’associazione, le cose sembrano improvvisamente cambiare: nonostante l’addestramento impegnativo e l’ambiente inizialmente poco accogliente, Diana sente di aver trovato la sua strada e si impegna al massimo nella delicata missione che le è stata affidata; la Tempor custodisce infatti una macchina per viaggiare nel tempo ed è sotto attacco da parte di un’organizzazione altrettanto misteriosa che ne conosce il segreto e ne fa un uso spregiudicato. Per quanto le ricostruzioni storiche siano molto accurate, non sono amante del genere fantasy e dei viaggi nel tempo, per cui non ho apprezzato particolarmente questo libro. L’ho trovato anche molto ridondante nelle descrizioni e carente nei dialoghi, per non parlare della scena in cui i due protagonisti finiscono a letto, che non ha assolutamente nulla di erotico o sensuale e che poteva essere semplicemente allusa senza togliere nulla alla storia.
