Qua di seguito vi mostro un pezzo di recensione, tutta intera purtroppo non ci sta. Intera la potete trovare qui: https://alessandranekkina9372.altervista.org/a-light-in-the-flame-una-luce-nella-fiamma-di-jennifer-l-armentrout/ . "La vita di Seraphena non è mai stata facile, fin dalla nascita ha dovuto sempre soddisfare le esigenze e le aspettative altrui. Seraphena non è mai stata padrona della sua vita, non è mai stata nemmeno vista come una persona. Sera non era altro che un mezzo. Un mezzo per raggiungere uno scopo, niente di più. Per tutta la sua vita è stata caricata di un fardello più grande di lei, vittima di un patto stipulato secoli prima. Un patto per salvare il mondo dalla putrefazione. Patto che in realtà si è rivelato inutile, per quanto riguarda il fermare quest’ultima. L’intero popolo non ha mai saputo della sua esistenza, se non in pochi. Nessuno di loro è mai stato a conoscenza di tutti i sacrifici che Sera ha dovuto fare. Di tutto quello che Sera ha dovuto subire e sopportare. Nessuno di loro ha mai saputo che era lei la vera erede al trono, l’ultima discendente di Mieriel. Fin da piccola le hanno detto che il destino di tutti loro era nelle sue mani. Eppure è sempre stata nascosta, sempre ignorata, sempre maltrattata da quasi tutti. Lei era la Vergine, in quanto tale nessuno poteva guardarla, toccarla, parlare con lei. Non poteva mostrarsi al mondo. Non ha mai avuto un’infanzia normale. Non poteva passeggiare per le strade, partecipare ad eventi, avere amici come tutti gli altri. Erano ben poche le cose che le era permesso fare. Sera era come un fantasma. Nessuno le ha mai dato amore, affetto e rispetto, se non due singole persone. Fino a quando il suo destino non è peggiorato. Eppure quando si è ritrovata nel gioco che altri hanno orchestrato per lei, ha smesso di essere una pedina nell’esatto momento in cui si è resa conto che finalmente veniva vista come una persona. Finalmente veniva vista lei, Seraphina, non la Vergine. […] […] […]"
