Descrivere le città prendendo in prestito lo sguardo di scrittori, registi, artisti o musicisti che le hanno vissute è l’intuizione dietro la collana “Passaggi di dogana”, per dar vita a piccole guide di viaggio non convenzionali che somigliano piuttosto «a una biografia topografica». L’itinerario newyorkese prende forma attorno alla figura di Patti Smith, poeta, musicista, scrittrice, artista a tutto tondo, libera e poliedrica, intrecciando le sue impressioni ed esperienze a quelle dell’autrice del libro: un percorso interiore piuttosto che esteriore, e molto intimo. Ogni capitolo inizia con la breve descrizione di una foto o di un fotogramma che evoca momenti precisi della vita di Patti: l’arrivo nella New York degli anni Sessanta, le prime notti passate nei parchi, l’amore sincero e profondo che la legava a Robert Mapplethorpe e la loro vita a Brooklyn, i poeti beat, il Chelsea Hotel, i parchi divertimento di Coney Island, e poi l’incontro con la musica, i club degli anni Ottanta in cui fioriva la controcultura punk, i piers, le librerie, i caffè, le perdite e la rinascita. L’immagine di New York che ne viene fuori è quella di una città che dà una certa impressione di libertà a chi ci arriva in cerca di qualcosa, una città in cui le cose succedono, in cui puoi essere o diventare chi vuoi. Quando città del genere ti entrano dentro, non puoi mai lasciarle davvero: pur andandotene altrove, sentirai il loro richiamo; e, quando torni, torni per restare.
A New York con Patti Smith. La sciamana del Chelsea Hotel
Patricia Lee Smith era una bambina magrissima, figlia di due genitori della working class cresciuta nel New Jersey, con la testa piena di preghiere inventate e un amore sacro per le parole. New York è da sempre il suo grande amore, incubatrice dei sogni sin da quando, un lunedì di luglio del 1967, scende da un autobus alla stazione di Port Authority fino a oggi, mentre ripercorre gli stessi marciapiedi, trasfigurati, del Greenwich Village. Una biografia geografica, o una «geobiografia», ripercorre le tappe del «passaggio» newyorkese di Patti Smith: dai primi giorni sulle panchine di Washington Square, alla Brooklyn scoperta grazie al compagno-arcangelo Robert Mapplethorpe, dal famigerato Chelsea Hotel a mecche della musica come il cbgb e gli Electric Lady Studios, dalle prime performance strane e poetiche alla St. Mark's Church all'addio (per seguire il suo sposo Fred a Chicago) diventato poi un ritorno e un rinnovato voto di fedeltà. Un viaggio immersivo sulle tracce di una città che non c'è più ma le cui impronte sono ancora visibili. Una ricerca in absentia che porta l'autrice, anch'essa legata a New York da lacci sotterranei, a inseguire un oggetto che resta sostanzialmente inafferrabile e che culmina con la consegna di una lettera affidata al mondo e alle sue mani invisibili.
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Autore:
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Anno edizione:2022
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Anna 25 maggio 2025Un percorso interiore piuttosto che esteriore, e molto intimo
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pluz 29 marzo 2022
bellissimo
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