Protagonisti a tutto tondo un gruppo di poliziotti estremi, vittime e carnefici di un mondo cupo e violento che sembra non avere spiragli di bontà. Girato con il ritmo di un videoclip, musica martellante e primi piani ravvicinati, "ACAB" è un colpo allo stomaco e al cuore. Dopo il successone di Romanzo Criminale, occhi, fan e critici erano su Stefano Sollima per vedere se il passaggio dalla fiction al grande schermo sarebbe stato doloroso o vincente. Posso affermare con decisione che è stato vincente. La mano è la stessa e si vede, gli attori forniscono una prova eccellente, la storia è dura, vera e scorre via veloce. Ma Sollima non rinuncia alla morale. Non si schiera,ma fa riflettere. Un pò come Romanzo Criminale. Ormai possiamo dire,in stile Sollima.
ACAB. All cops are bastards
'ACAB' è l'acronimo di 'All cops are bastards' ('tutti i poliziotti sono bastardi') un motto che, partito dal movimento skinhead inglese degli anni Settanta, è diventato nel tempo un richiamo universale alla guerriglia nelle città, nelle strade, negli stadi. Cobra, Negro e Mazinga sono tre 'celerini bastardi'. 'Celerini', così si sentono, più che poliziotti. Sulla loro pelle hanno imparato ad essere bersaglio perché vivono immersi nella violenza. Nel momento forse più delicato delle loro esistenze, quando la vita privata arriva alla resa dei conti, incontrano 'il futuro' in una giovane recluta, Adriano, appena aggregata al loro reparto.
-
Regia:
-
Interpreti:
-
Paese:Italia; Francia
-
Produzione:01 - Home Entertainment, 2012
-
Distribuzione:Eagle Pictures
-
Durata:90 min
-
Lingua audio:Italiano (DTS 5.1 HD)
-
Lingua sottotitoli:Italiano per non udenti; Inglese
-
Formato Schermo:2,35:1 Wide Screen
-
Contenuti:trailers; dietro le quinte (making of); scene inedite in lingua originale
-
Allegati:
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
-
Ciro Andreotti 14 ottobre 2015
Negro, Cobra e Mazinga sono un gruppo affiatato di tre amici e ancora prima colleghi che svolgono la loro professione nel mondo della Celere. A loro si aggiunge Adriano, una giovane recluta che necessita di essere accompagnato in questo mondo fatto di violenza e odio. Carlo Bonini prima narra e Sollima a seguire conduce queste le poche parole con le quali poter definire una pellicola, e ancora prima un romanzo, dura e senza fronzoli, inno al machismo da strada e a un settore, quello della celere che non lascia nulla alla fantasia. Cobra, Mazinga e Negro altri non sono che nomi di battaglia di tre commilitoni che tra loro si definiscono fratelli, in un clima di violenza offerta subita e decisamente surreale, una violenza che attraversa la vita di ognuno di loro in ogni aspetto: dal figlio di Mazinga che non accetta l’autorità paterna, a Negro prossimo al divorzio e con difficoltà con l’ex moglie, che gli vieta di vedere la figlia, per finire con Cobra processato per un atto di violenza gratuita ed eccessiva consumata durante un intervento nel corso di una partita. In mezzo a loro improvvisamente giunge però una variabile nuova e forse impazzita, di certo da instradare, ovvero Adriano, giovane recluta che deve venire prima accettato dal gruppo, assimilarne usi e costumi ai limiti del tribale, lottare per farsi rispettare, salvo combattere al fine al fianco dei propri nuovi fratelli, ma anche lui macchiato dallo stigma di un’esistenza problematica, che assume le vesti di una madre prossima a uno sfratto esecutivo. Sollima mette quindi in pista, con rara efficacia, un manipolo di attori affiatati e abili nel descrivere personaggi ai margini della legalità, il tutto incastonato in una pellicola che narra una Roma differente, ma potremmo veramente essere in qualunque grande città; una Roma vista attraverso un gruppo che si esalta per azioni di guerriglia urbana che dovrebbero ripianare gli errori dei politici e delle istituzioni, ponendosi quindi spesso al di sopra di quella legge che per primo il gruppo dovrebbe seguire. Un film quindi molto duro che offre un punto di vista molto controverso e difficile da approvare esattamente come è stato il romanzo dal quale è stato tratto.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it