Diciassettesimo film della serie, dopo una pausa di sei anni, e primo con Pierce Brosnan nei panni del protagonista, Goldeneye realizza un (necessario) cambio di rotta rispetto ai film precedenti. L’attore irlandese riesce a riprendere i tratti di fascino e risolutezza che Connery ha indelebilmente infuso nel personaggio, reinterpretandoli in maniera valida e personale. Ma il vero punto di forza del film è la sceneggiatura, solida e lineare, che tiene sempre alta la tensione e disegna una storia valida e quasi realistica, pur riprendendo i temi fantastici ed esotici che sono propri della serie. Notevoli anche il cattivo tratteggiato da Sean Bean, che non ha niente da invidiare ai villain classici, e le figure femminili, due bond-girl più decisive e meno pleonastiche rispetto al passato; senza dimenticare l’interpretazione di Judi Dench, primo “M” donna della storia, assolutamente perfetta nel ruolo. Imperdibile.
