Un ago simile è uno di quei romanzi che non si limitano a raccontare una storia: ti entrano dentro piano piano, finché non ti accorgi che sei totalmente coinvolta. Mi era stato detto che non fosse un romance puro, ma una narrativa intensa che tocca temi importanti… ed è proprio questo il motivo per cui l’ho amato. Seguiamo tre personaggi indimenticabili: Marisol, una giornalista dal cuore enorme; Zio Luigi, un detenuto che combatte per farsi ascoltare; e Abel, un giovane architetto finito in carcere per un errore. Le loro vite sono unite da un filo sottile che l’autrice svela con delicatezza e umanità. Annalisa Cesaretti riesce a parlare di carcere, giustizia e seconde possibilità con una sensibilità rara. Nonostante la durezza di alcune tematiche, la sua scrittura è una carezza che scalda e fa riflettere. Ho riso grazie ai personaggi più leggeri, ho pianto in diversi momenti e, soprattutto, mi sono emozionata tantissimo. Il romance è delicato, autentico, mai invadente, ma capace di farsi sentire nel modo più giusto. È una lettura che ti rimane addosso. Consigliatissimo a chi cerca una storia profonda, intensa e piena di verità umana.
Un ago simile
Luigi e Marisol Porzi sono simili, ma non uguali. Nelle loro vene scorre lo stesso sangue e insieme sostengono il peso di un cognome che in quel di Colmite, il paesino in cui vivono, è garanzia di guai. Ma la vera affinità che li lega è cucita lungo le battaglie che combattono in virtù di un solo credo: la tutela dei diritti dei detenuti. Dalla cella del Gebella in cui è recluso, Luigi sceglie la via della rivendicazione; mentre sulle pagine del Gazzettino di Colmite sua nipote conduce inchieste per portare allo scoperto le malefatte del direttore dell’istituto di pena. Proprio a causa dell’ennesimo sopruso, le loro vite, prima inscindibili, si separano per sempre. A unirle ancora al di là del tempo e dello spazio, però, resta il sottile filo che gira attorno alle colpe di entrambi fino a imbastire la pelle di Marisol. E tira, si fa sentire, dal giorno del suo primo incontro con Abel, un giovane architetto finito dietro le sbarre per scontare gli errori della sua famiglia e uscito dal Gebella con la sola aspirazione di consegnare un messaggio alla nipote di Luigi Porzi.
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Anno edizione:2021
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In commercio dal:16 febbraio 2021
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Incanti di carta 30 novembre 2025uno di quei romanzi che non si limitano a raccontare una storia
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