Ai confini degli antichi imperi. Una nuova storia delle civiltà del passato - Owen Rees - copertina
Ai confini degli antichi imperi. Una nuova storia delle civiltà del passato - Owen Rees - 2
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Ai confini degli antichi imperi. Una nuova storia delle civiltà del passato
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Descrizione

Dalle sabbiose rotte carovaniere del Marocco fino ai gelidi inverni del Mar Nero settentrionale, da Cổ Loa nella valle del Fiume Rosso in Vietnam fino ai forti battuti dalla pioggia sul Vallo di Adriano, Owen Rees esplora i potenti imperi centrali e le periferie dei popoli di Europa, Asia e Africa, guardando oltre i confini della Grecia e di Roma. È proprio lì, lontano dal centro, che le periferie dell’antichità rivelano storie inaspettate, dove la storia prende forme che ancora oggi possiamo riscoprire.

«Affascinante. Un'esplorazione interessante e unica di aspetti e territori ai margini del mondo antico "tradizionale", spesso omessi o trascurati dalle storie convenzionali. Dal lago Turkana e Megiddo ad Aksum e Taxila, un libro che merita davvero il vostro tempo e la vostra attenzione.» - Eric Cline

«Un resoconto impressionante e ampio della vita ai confini del mondo conosciuto. Dal vallo di Adriano a Cổ Loa, in Vietnam, fino alla città cristiana di Aksum, in Etiopia, Rees ci accompagna in un viaggio di scoperta che non smette mai di affascinare. È un narratore nato.» - Helen King


Roma era il centro pulsante dell’impero e tutte le strade convergevano verso di lei. Lontano da lì, ai margini remoti del mondo conosciuto, la latinità si trovava faccia a faccia col territorio dei barbari. Per tutti gli imperi, i confini erano un limite tra la civiltà e l’orrore: di qua la poesia e la cultura raffinata, di là l’obbrobrio. Per i greci in Libia vivevano le gorgoni, con serpenti al posto dei capelli; per i romani in Scizia vivevano cannibali e cacciatori di teste. È lì che il poeta Ovidio viene mandato in esilio nell’8 d.C., dopo aver combinato un guaio con l’imperatore Augusto. Dal porto di Tomis, sul gelido Mar Nero, scrive lettere terrorizzate, catapultato in un mondo per lui incomprensibile. Ma davvero si viveva così male a Tomis? Erano così orrendi i margini del mondo conosciuto? Il nostro fascino per il mondo greco e romano, e l'abbondanza di letteratura che da lì è giunta fino a noi, ci induce a esplorare la storia antica solo da quella prospettiva. Ma com'era veramente vivere ai margini di quegli imperi? Grazie agli scavi archeologici, oggi sappiamo che le terre di confine erano in realtà culture fiorenti e vivaci, ben diverse da ciò che ci aspetteremmo. È proprio lì che il limite tra «civilizzati» e «barbari» ha cominciato a dissolversi, le culture normalmente contrapposte si sono mescolate e tribù nomadi hanno costruito incredibili città, di cui sappiamo pochissimo.

Dettagli

30 maggio 2025
Libro universitario
304 p., Brossura
9788833943718
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