Al Giro d'Italia. Vasco Pratolini al 38° Giro d'Italia (14 maggio-5 giugno 1955)
Della propria "passione" sportiva, e per il Giro in particolare, Vasco Pratolini non ha mai fatto mistero. Non solo: dato che "sport e nostalgia sono compenetrabili l'un l'altro", ecco allora che i due termini che si possono richiamare per meglio qualificare la disposizione e l'atteggiamento dello scrittore nei confronti del Giro possono ben essere "vacanza" e, al tempo stesso, "vacanza memoriale". Una vacanza che si muove tra presente e ricordi che ne rinverdiscono l'atteggiamento, facendogli recuperare una visione anche adolescenziale, festosa, della corsa; "ritrovare sotto la scorza dei quarant'anni gli entusiasmi dell'adolescente acceso d'ammirazione per Binda e per Brunero, per Girardengo e per Belloni. E in realtà non ho che da sostituire dei nomi per rivivere cotesta stagione, una volta di più e con lo stesso cuore".
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Informazioni:
A cura di Ermanno Paccagnini. Milano, Edizioni La Vita Felice 2001, cm.13x19, pp.142, brossura sopraccop.fig.a col. Coll.Adularia Minima,13.
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Anno edizione:2008
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