Voce narrante è Zuhur, giovane ragazza dell'Oman, che per motivi di studio lascia il proprio paese e si trasferisce in Inghilterra. L'adattamento non è semplice, anche soltanto per il fatto di doversi adeguare all'uso della lingua inglese e a uno stile di vita diverso, per non parlare del dovere ricostruire una cerchia di amici con cui stare in armonia. Una sorta di invaghimento per il fidanzato di un'amica, porta la ragazza a fare una serie di riflessioni e a fornire al lettore costanti flashback sulla sua giovinezza e la sua famiglia, in particolare sulla figura molto amata della nonna, Bint ‘Amir. Poiché non amo molto il flusso di coscienza, o comunque il racconto non lineare e cronologico, non posso affermare di aver amato questo romanzo. La frammentarietà del racconto non mi ha permesso di gustare pienamente l'atmosfera e il fascino delle descrizioni e delle tradizioni di questo paese così lontano da noi. Per quanto mi riguarda, le tematiche non sono bene approfondite e le due linee temporali non vengono gestite adeguatamente e sembrano totalmente disconnesse e non complementari, come credo sia stato nelle intenzioni dell'autrice.
L'albero delle arance amare
L’autrice di Corpi celesti, romanzo vincitore del Booker Prize internazionale, torna con un racconto di nonne e nipoti, di un passato complesso per le donne nella società araba ma non più facile dell’Occidente di oggi.
«Il romanzo di Jokha Alharthi permette di viaggiare nel tempo e nello spazio, immergendoci in un mondo dove l’esotismo lascia – pagina dopo pagina – campo libero alla modernità e alla globalizzazione.» - Farian Sabahi, Il Manifesto
«Il nuovo romanzo di Jokha Alharthi continua a narrare l'amore, la forza e il desiderio femminili come pure il tramandarsi dei sogni irrealizzati attraverso le generazioni.» - Viviana Mazza, la Lettura
Zuhur, ragazza dell'Oman che studia in Inghilterra, si sente sola e fatica a trovare la sua strada in una lingua e una cultura che non sempre le permettono di esprimersi come vorrebbe. Sospesa tra passato e presente, ripensa ai legami più importanti della sua vita e riflette sulle sue radici. In una narrazione fatta di frammenti ripercorriamo con lei la storia di Bint ‘Amir, la sua nonna di cuore, una donna forte che sembra aver vissuto mille vite. Nel gelido oggi Zuhur assiste alle rivoluzioni sentimentali della sorella di un'amica e finisce per esserne parte. Saranno i racconti di casa e la memoria di Bint ‘Amir a restituirle la consapevolezza che sembrava aver smarrito, a ricordarle di che tessuto è fatta la sua vita. Un romanzo vivido e sfaccettato che attraversa le generazioni con una scrittura diretta, morbida, avvolgente.
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Anno edizione:2023
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Anto_s1977 02 luglio 2024Racconto frammentario
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