Se non avete ancora letto in versione integrale Alice, dovete assolutamente farlo. Ma non le versioni sottili per bambini, perchè hanno una traduzione fatta da cani, ma quelle che già a occhio appaiono "professionali" :) Ovviamente la storia già la conoscete... in "Alice's Adventures in Wonderland" le figure particolari sono le carte da gioco, mentre nel seguito "Alice through the Looking-Glass and what she found" sono le pedine degli scacchi, e in particolare si parla del percorso "come su una scacchiera" che Alice deve fare per diventare regina. Però nelle note ho trovato varie curiosità molto simpatiche: * Oltre agli innumerevoli giochi di parole che Carroll fa (e che purtroppo in italiano non si riesce a rendere <_< per questo dovete avere un'edizione CON le NOTE!), è anche molto carina la spiegazione della gerarchia della famiglia reale delle carte: Il Paese delle Meraviglie è il regno del Re e della Regina di Cuori, e vi abita l'intero mazzo di carte. Le figure (court cards) sono l'aristocrazia, mentre i quattro gruppi delle carte svestite assumono il ruolo suggerito dal nome del seme: spades, le picche, che in inglese vuol dire anche "vanghe", sono i giardinieri; clubs, i fiori, che in inglese vuol dire anche "mazze", sono i soldati; diamonds, i quadri, letteralmente "diamanti", sono i cortigiani; hearts, i cuori, sono i dieci principini. * Poi, penso lo sappiate già, nella conclusione di "Attraverso lo specchio" c'è una poesia dedicata ad Alice, e se la leggete direttamente in inglese noterete che è nella sua interezza un acrostico: le iniziali di ciascun verso compongono il nome di ALICE PLEASANCE LIDDELL :D * Avete presente lo Stregatto? Non è che si chiama veramente così... nel libro viene scritto che quel gatto "grins like a Cheshire cat" (sorride come un gatto del Cheshire), perchè era un modo di dire molto comune. Le ipotesi sono due: o per via un pittore del Cheshire che disegnava sempre dei leoni sorridenti sulle insegne delle locande del posto; o vista l'usanza che c'era nel Cheshire di fare formaggi con disegnati sopra dei gatti sorridenti. * Il Mad Hatter: perchè c'era quest'idea che una persona era "mad as a hatter" (matto come un cappellaio)? Probabilmente deriva dal fatto che i cappellai per trattare il feltro usavano il mercurio, che però emanava delle esalazioni che provocavano una forma di intossicazione fortissima, con conseguenti stati di allucinazioni e di squilibri mentali. E riguardo all'affermazione "mad as a March hare" (matto come è matta la lepre a marzo)? Si alludeva alle capriole delle lepri maschio durante il periodo del calore, di solito nel mese di marzo. Beh, se dovessi fare un'analisi a TUTTA Alice ci metterei anni, quindi mi fermo qui :D ma sappiate che le note sono un piccolo tesoro.
Alice nel paese delle meraviglie-Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò
Questa edizione dei due capolavori del reverendo e matematico Lewis Carroll, "Alice nel paese delle meraviglie" e "Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò", illustrata dalle incisioni di John Tenniel, il più famoso disegnatore vittoriano, che potè consultare l'autore sul modo di interpretare le sue creature fantastiche. Le note di Martin Gardner e di Masolino D'Amico, poi, ci consegnano la favola di Alice in tutta la sua complessità: satira della società, specchio dell'infanzia che giudica il mondo degli adulti, saga dell'inconscio, storia di un incubo, bibbia dell'assurdo, rivolta contro la ragione.
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Isabella Fizzotti 06 marzo 2017
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Ho iniziato a leggere questo libro, pensando si trattasse di un libro per bambini, ma non è affatto così, per me è adatto a chiunque, ha un'atmosfera davvero strana, ma bella, è sia incredibile, che fantastica, che, a volte, anche inquietante, ma è una storia che leggi con piacere e in poco tempo, si lascia leggere e non vedi l'ora di andare avanti, è talmente unica, vuoi sapere sempre quali altre cose strambe accadranno ad Alice, forse è vero che a volte si vorebbero più descrizioni, ma è molto meglio così, ci si può sbizzarrire con l'immaginazione e poi le illustrazioni e la copertina sono davvero belle, consigliato a chiunque!
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Silvia Tassoni 11 maggio 2016
Ho preso questo libro per l'invitante copertina! Leggendo questa storia originale per la prima volta, ho notato che trattasi di un volume tutt'altro per bambini e ben lontano dal cartone Disney. Le ampie note ( a volte anche dispersive) aiutano a comprendere i doppisensi e i giochi linguistici originali su cui Carrol ha tanto giocato e le immagini immergono nel mondo fantastico. Mi sarebbe solo piaciuto le immagini stampate a colori perché avrebbero più aiutato il viaggio "oltre lo specchio"!
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