Alienazione e dignità. Il lavoro come valorizzazione dell'uomo nel pensiero di Simone Weil
Dal concetto di «sventura», di «de-creazione», di vuoto interiore e dalla sperimentazione, in fabbrica, dell'orrore e del disgusto verso il potere «schiavista» della organizzazione del lavoro, che ha precipitato l'anima nella bruttezza, alla nozione di «attesa», di «attenzione creatrice», a una dimensione che ci appare come la patria tanto desiderata, al pari di Ulisse che bruciava di nostalgia per la sua Itaca dopo essere stato esiliato in terra straniera. Il ritorno alle radici si lega, nel pensiero weiliano, a una volontà più grande: l'obbedienza alla vocazione. Una vocazione che si fa risposta ai valori di verità, di giustizia e di bellezza e che dà pienezza e senso all'esistere. (Fondazione Mario Luzi - marioluzi.it)
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Anno edizione:2019
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In commercio dal:8 gennaio 2020
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