Alla fine dell'impero - Franz Werfel - copertina
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Letteratura: Repubblica Ceca
Alla fine dell'impero
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Descrizione


In una casa di piacere tra le più rinomate di Praga, l’insistenza di un cliente piuttosto ripugnante e il rifiuto della giovane da lui prescelta scatenano un parapiglia generale che vede coinvolte tutte le ragazze, fino a quando l’improvviso arrivo di un soldato ne provoca l’immediata cessazione: quel soldato reca la notizia dell’assassinio a Sarajevo dell’erede al trono. È il preambolo della catastrofica guerra che porterà alla caduta dell’Impero asburgico e del suo mondo multiculturale e plurinazionale. Franz Werfel sembra quasi voler costruire nel suo lungo racconto “Lutto nella casa di piacere” (1926) una più o meno parodica allegoria di un mondo che svanisce, il mondo in cui egli stesso è vissuto e che ricorda con sottile ironia, ma con un affetto incondizionato, nel saggio che apre il volume. Tra gli attentatori di Sarajevo c’era anche il giovanissimo Nedeljko Čabrinović, protagonista del secondo dei racconti qui riuniti (1923, qui in prima traduzione italiana). Già in carcere e ormai fatalmente malato di tubercolosi, il narratore lo incontra e si sorprende a osservarne, ben oltre il rigido disprezzo dei carcerieri, la rassegnata compostezza, «la bellezza e la dignità della solitudine mortale». Una solitudine mortale: è quello che, altrettanto tragicamente ma per ragioni diversissime, avverte dentro di sé anche Francine, la protagonista dell’ultimo dei racconti di questo volume, “Scala d’albergo” (1927), nella sua ascesa verso l’abisso.

Dettagli

11 marzo 2021
160 p., Brossura
9788836817627

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Foto di Franz Werfel

Franz Werfel

(Praga 1890 - Beverly Hills, California, 1945) scrittore austriaco. Amico di F. Kafka e di M. Brod, visse soprattutto a Berlino e a Vienna, dove sposò la vedova del compositore G. Mahler. Nel 1938 emigrò dapprima in Francia e quindi negli Stati Uniti. Esordì nel clima dell’astratto umanitarismo espressionista con liriche ispirate all’amore e alla fratellanza universale: L’amico del mondo (Der Weltfreund, 1911). Seguirono: Noi siamo (Wir sind, 1913), Il giorno del giudizio (Der Gerichtstag, 1919), Sonno e risveglio (Schlaf und Erwachen, 1935), Poesie degli anni 1908-45 (Gedichte aus den Jahren 1908-45, postumo, 1946). Accanto a questa produzione poetica va ricordata quella drammaturgica: dai primi tentativi espressionistici, impregnati di mistero - La tentazione (Die Versuchung, 1913), Le Troiane...

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