Amarsi in una casa infestata

Questo romanzo mi ha provocato sentimenti contrastanti durante la sua lettura. Altalenavo capitoli in cui non volevo smettere di leggere, pieni di pathos e di tensione, a capitoli che proprio non mi prendevano, troppo descrittivi, troppo intenti a "spiegare". Non sono riuscita ad entrare in sintonia con i personaggi e, soprattutto, con il protagonista. Si capisce man mano che c'è qualcosa di più, legato non alla casa in sè, ma proprio al nostro narratore, però ho trovato la risoluzione del tutto un po' sbrigativa forse. Non sono riuscita a comprendere fino in fondo il rapporto che aveva il protagonista con gli altri personaggi del libro, nè comprendevo, man mano che andavo avanti nella lettura, il suo ostinato tentativo di mantenere in vita dei rapporti che ormai apparivano vuoti. Non è, di per sè, una brutta storia, ma non sono riuscita proprio ad immergermi nel racconto e in quella città, in quella casa. Mi sono sempre sentita un'osservatrice che guardava il tutto attraverso un vetro che mi separava da ogni avvenimento.

32/2025 Ho trovato questo romanzo non adatto a me, mi son sentito troppo vecchio. La storia di 4 ragazzi, 3 coinquilini, che iniziano a vivere nello stesso periodo in una casa in via XII Giugno a Bologna. La casa, come si capisce già dal titolo, è infestata ma si attiva solo con l'ingresso del protagonista nelle quattro mura. La sua storia d'amore con Marcel messa in discussione dalla lontananza e dalla conoscenza con Mattia, la relazione tra Gloria e Johann e Samira. Tutto questo per esorcizzare le paura o i traumi di quando erano bambini. Direi che si tratta di un buon romanza da leggere sotto l'ombrellone

Amarsi in una casa infestata è una lettura veloce e incalzante, che trasporta con eccellenti descrizioni nell'orrore di un'estate bolognese. La trama, così come la tela tematica, sono semplici, ma ciò è compensato da una scrittura eccellente. Consigliato a chi cerca un buon romanzo horror contemporaneo, queer e italiano.