L' amico immaginario

Con una trama decisamente originale e fuori dall'ordinario, questo libro riesce a catturare per la semplicità e la delicatezza. Vi siete mai chiesti cosa penserebbe l'amico immaginario di un bambino se potesse essere reale? Questo è quello che si è chiesto l'autore del libro che ci narra le vicende dal punto di vista di un amico immaginario. Lo stile estremamente semplice riesce a rendere bene l'idea di un personaggio associato ad un bambino, riuscendo però a risultare comunque emozionante. Un libro pieno di dolcezza e con un finale che potrebbe far scendere qualche lacrima, consigliato davvero.

Una scrittura molto semplice, quasi elementare oserei dire, che all'inizio del libro mi scoraggiava a proseguirlo. In realtà bellissimo libro, molto originale e tutto raccontato dalla voce narrante dell'amico immaginario Budo di un bambino autistico Max. La storia cerca di farci capire il magico mondo in cui vivono i bambini affetti da questa malattia: un mondo più ricco di tutto, di emozioni, colori, affetto. L'unica differenza è la difficoltà a riportarli all'esterno. Un racconto leggero su un argomento molto delicato.

E' un libro dalla lettura semplice ma per nulla banale né scontata, anzi è molto particolare come libro. E' la storia di Budo e Max, l'uno frutto dell'altro. Sì, perché Budo in realtà non esiste, è frutto dell'immaginazione di Max, fedele amico e unico compagno di giochi. Il bello del libro è che la storia è raccontata tramite Budo e vi posso assicurare che ci si affeziona molto a lui perché ha un modo buffo di vedere le cose e perché in realtà è come se fosse un bambino anche lui, solo che nessuno può vederlo o sentirlo, solo Max. Ma il piccolo Max un giorno si caccia nei guai e l'unico a sapere dove si trova è proprio il fedele Budo che cercherà di aiutarlo a tutti i costi.