'Trecce biondissime, voce da contralto un po' roca, occhi azzurri ammiccanti che sprizzavano dolcezza e lealtà', la diciassettenne Caitlin è la 'santa'. Oltre che bella (bellissima!), ha un altruismo straripante e una generosità smodata che la induce a privarsi (e privare anche chi le sta vicino) di qualunque avere per donarlo agli altri, come ad esempio rubare vestiti e scarpe alla madre per darli ai poveri. Fin troppo perfetta, risulta tuttavia amatissima da tutta la comunità del piccolo centro di Falls, North Carolina, ma vagamente irritante per la madre Jean (ed anche per il lettore). Il punto di vista della narrazione è proprio quello di Jean, divorziata e madre di due gemelli oltre alla santa stessa, che con sarcasmo misto ad ammirazione mista ad una briciola di invidia ne delinea il ritratto. Poco prima di compiere i diciotto anni, Caitlin caparbiamente decide di andare in Africa con una missione umanitaria e, nonostante il parere contrario della madre, parte. Per poi dileguarsi facendo perdere le tracce di sè, lasciando la madre e i fratelli nel dolore e la piccola comunità di Falls nello sgomento. Allan Gurganus, sessantottenne novelist, docente di scrittura creativa e a sua volta allievo di Cheever, è poco noto in Italia, dove sono stati tradotti e pubblicati pochi suoi libri. Anche le sante hanno una madre, peraltro, faceva originariamente parte di una raccolta di tre racconti, intitolata Local Souls e pubblicata in USA nel 2013. Il suo stile è noto per essere vivace, ironico e ricco di colpi di scena e sorprese narrative che conducono le storie verso sviluppi inattesi, che ne ribaltano l'equilibrio.
Anche le sante hanno una madre
«William Faulkner, Alice Munro e Raymond Carver. Allan Gurganus appartiene a questa lista ridotta di grandissimi scrittori.» - The New York Times
Jean Mulray è una donna di mezz'età, divorziata, intelligente, insoddisfatta. E madre di due piccoli gemelli, ma soprattutto di una diciassettenne, Caitlin, che lei stessa ha ribattezzato, e non senza irritazione, la "santa" e di cui ammira e allo stesso tempo critica l'eccessiva disponibilità verso il mondo. La figlia è infatti molto più devota ai poveri che a sua madre, cui ruba regolarmente scarpe e vestiti per portarli ai senzatetto. Popolare, bella, sportiva e altruista, è l'idolo della cittadina di Falls, nella Carolina del Nord. Quando poi Caitlin comunica alla madre di voler partire per l'Africa con un'associazione non profit per svolgere attività di volontariato, Jean si oppone con tutte le sue forze, alimentando sempre di più i conflitti con la figlia che le rimprovera di essere egoista e "borghese". Dopo la partenza di Caitlin, i contatti tra la madre e la figlia sono saltuari e difficoltosi per via dello scarso funzionamento di un telefono satellitare e soprattutto per l'insofferenza di Caitlin verso i rimproveri e le "cattive premonizioni" della madre. Finché una notte, quando sembra disposta a tacitare la tensione generata dal sapere la figlia in un altro continente, Jean riceve una telefonata. E nulla sarà più come prima.
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Anno edizione:2015
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In commercio dal:10 settembre 2015
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