Angelo si chiamava
Sorprendentemente teso alla riscoperta dell'elemento simbolico della parola attraverso l'uso spregiudicato della metafora, l'autore sfrutta i suoi studi letterari e filosofici per esprimere in forma frammentaria l'angoscia esistenziale dell'uomo moderno, di fronte alla barbarie della società ipertecnologizzata, che sta lentamente perdendo il contatto con le profondità dell'inconscio. Questo lavoro originale, giunto nel periodo di maturità dell'esistenza, condensa esperienze di vita, in cui la poesia svolge la funzione di tracciante dell'anima, dolente ed al tempo stesso religiosa, che mira alla parola come folgorazione dell'interiorità, latente ma viva. La forza dei sentimenti e il vigore civico sono riaffermati nei versi, ma con essi l'estraneità dell'uomo da se stesso e l'estremo tentativo di recupero dell'autenticità negli anfratti della coscienza, vigile e disarmata.
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2018
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it