Una scrittura che ti permette di immedesimarti in una realtà completamente diversa dalla nostra e anche impensabile per certi versi. Storia molto toccante. Aniko rimarrà con me per molto tempo!
Aniko
«Anna Nerkagi è una scrittrice di livello mondiale.» - Hamid Ismailov
Una tragedia si abbatte sulla vita di Seberuj, cacciatore e allevatore di renne dell'antico clan Nogo, che vive insieme alla famiglia in un accampamento, tra le nevi e i ghiacci quasi perenni della Siberia. La moglie e la figlioletta sono aggredite e sbranate da un lupo solitario che semina il terrore tra le mandrie dell'intero circondario e a cui gli uomini da mesi danno invano la caccia. Dopo aver recuperato i loro corpi martoriati e aver adempiuto a tutti i riti funebri, l'anziano Seberuj si ritrova a vivere da solo, accudito di tanto in tanto dai vicini. Da una decina d'anni, infatti, la figlia maggiore, Aniko, ha abbandonato la sua tribù per trasferirsi a studiare in città. Il suo sogno è diventare geologa. Seberuj non ha più notizie della ragazza. Scopre, tuttavia, il suo nuovo indirizzo e, non sapendo scrivere, detta una lettera per lei, informandola della morte della madre e supplicandola di tornare a casa. Turbata dai sensi di colpa e desiderosa di ritrovare il tempo della sua infanzia, Aniko torna dal padre, ma si ritrova in un mondo isolato, ormai estraneo, di cui ha quasi dimenticato la lingua; un mondo ancora scandito dai ritmi della natura, da rituali arcaici e credenze anacronistiche, dove la vita le appare desolata e piena di privazioni. Nuovi dubbi, perciò, le impongono scelte complicate.
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Anno edizione:2022
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Beatrice 09 novembre 2025Avvolgente
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Recensore_Onesto 22 gennaio 2024Aniko
Severa è la legge della tundra. Questa semplice frase racchiude tutto ciò che c’è in Aniko, il primo romanzo di Anna Nerkagi. In questo libro riecheggiano vicende tipiche di un mondo ancestrale, dove l’uomo è un elemento che subisce la forza della natura ed è costretto ad un confronto con la vita al pari degli animali. La storia si snoda tra le valli e le montagne della Russia siberiana, dove vive la minoranza etnica dei Nenec, popolo seminomade costituito da poche decine di migliaia di persone, perlopiù pastori. Il freddo polare che attanaglia quei luoghi è in contrasto con il calore delle persone che li abita. Il tempo e la vita sembrano cristallizzati, le tradizioni sono il fulcro dell’esistenza di un popolo ancorato ai costumi e alle usanze tramandate alle successive generazioni. Ed è proprio a questa vita legata indissolubilmente al passato che Aniko fa ritorno a seguito di un grave perdita. Ma ritornare a far parte della grande famiglia dei Nenec non le sembra più alla sua altezza. Un bellissimo libro che racconta l’unicità di una cultura lontana, descrive in maniera eccellente l’isolamento di un popolo e mostra quanto sottile possa essere la linea che separa e al contempo unisce l’uomo, gli animali e la natura. Le descrizioni del silenzio e della fugacità della felicità sono poesia.
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libreriadelprof 23 novembre 2022un piccolo dono prezioso da custodire
Aniko' è un romanzo con delle pieghe strazianti che non solo ti conducono a ricercare informazioni sulla popolazione Nenec, ma sono anche in grado di trasportarti nella tundra più fitta ai confini del mondo. Lì, in quel luogo remoto, avvolto tra pelli calde e ricamate, tra un silenzioso fiocco di neve che cade sul terreno e una tormenta che minaccia di spazzare via ogni cosa, ci si pone inevitabilmente una domanda: 'la più piccola innovazione esterna portata nel tempo immobile dei Nenec migliora la loro esistenza o li conduce ad una eterna contaminazione di ciò che sono?'. Rispondere non è semplice poiché le parole non riescono a contemplare il futuro di una esistenza o il sacrificio di pochi per la preservazione dei molti che hanno già calcato il mondo e di tutti coloro che potenzialmente arriveranno in futuro; non è facile anche perché per i Nenec l'essere umano, e la vita che conduce, non è scindibile rispetto al mondo animale, vegetale e geologico: renne, cani, pietre e alberi non sono semplicemente renne, cani, pietre e alberi, ma anche amici con cui condividere tempo, silenzi e solitudini. Anna Nerkagi ha scritto un libro meraviglioso, capace di scavare nella coscienza attraverso formule e sentimenti semplici che valgono nella Russia più remota così come in una città di provincia italiana. Un romanzo scoperto per caso, da una segnalazione di un mio caro amico (che attende ora con ansia di poterlo leggere). Un volume da non perdere e che, come recita la quarta di copertina, non ci fa correre il rischio di essere privati di scrittori e storie di una importanza e una bellezza unica.
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