Consiglio di leggerlo, è un testo molto breve. Riporto solo alcuni stralci per invitare alla riflessione: Di conseguenza, sebbene l’IA possa simulare alcuni aspetti del ragionamento umano ed eseguire certi compiti con incredibile velocità ed efficienza, le sue capacità di calcolo rappresentano solo una frazione delle più ampie possibilità della mente umana. Ad esempio, essa non può attualmente replicare il discernimento morale e la capacità di stabilire autentiche relazioni. Oltre a ciò, l’intelligenza della persona è inserita all’interno in una storia di formazione intellettuale e morale vissuta a livello personale, la quale modella in modo essenziale la prospettiva della singola persona, coinvolgendo le dimensioni fisica, emotiva, sociale, morale e spirituale della sua vita. Poiché l’IA non può offrire questa ampiezza di comprensione, approcci basati solamente su questa tecnologia oppure che la assumono come via primaria di interpretazione del mondo possono portare a «perdere il senso della totalità, delle relazioni che esistono tra le cose, dell’orizzonte ampio» l’IA non dovrebbe essere vista come una forma artificiale dell’intelligenza, ma come uno dei suoi prodotti Pertanto, se l’IA è usata per favorire contatti genuini tra le persone, essa può contribuire in modo positivo alla piena realizzazione della persona; viceversa, se al posto di tali relazioni e del rapporto con Dio si sostituiscono le relazioni con i mezzi della tecnologia, si rischia di sostituire l’autentica relazionalità con un simulacro senza vita (cf. Sal 160,20; Rm 1,22-23). Invece di ritirarci in mondi artificiali, siamo chiamati a coinvolgerci in modo serio ed impegnato col mondo, fino ad identificarci con i poveri e i sofferenti, a consolare chi è nel dolore e a creare legami di comunione con tutti.
Antiqua et nova. Nota sul rapporto tra intelligenza artificiale e intelligenza umana
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«Un contributo al dibattito sul tema dell’IA, una guida etica e spunti di riflessione…», così Paul Tighe, segretario del Dicastero per la Cultura e l'Educazione, sintetizza la Nota sul rapporto tra l'intelligenza artificiale e l'intelligenza umana. Antica e nuova è la sapienza con cui ogni persona è invitata a guardare e comprendere le attuali sfide e opportunità poste dal sapere scientifico e tecnologico, in particolare dal recente sviluppo dell'intelligenza artificiale (IA), che indubbiamente più di ogni altra creazione dell'ingegno umano pone importanti questioni. La Chiesa incoraggia i progressi nella scienza, nella tecnologia, nelle arti e in ogni altra impresa umana, tuttavia - pur in questa prospettiva - non può non affrontare le questioni antropologiche ed etiche sollevate in merito all'IA. Alcune questioni affrontate nel Documento: un aiuto alla libertà umana e alle decisioni, IA e la società, IA e le relazioni umane, IA, economia e lavoro, IA e sanità, IA ed educazione, disinformazione, deepfake e abusi, guerra, Dio.
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Anno edizione:2025
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GG 01 novembre 2025
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