L'apprendista assassino. Trilogia dei Lungavista. Vol. 1 - Robin Hobb - copertina
L'apprendista assassino. Trilogia dei Lungavista. Vol. 1 - Robin Hobb - copertina
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L'apprendista assassino. Trilogia dei Lungavista. Vol. 1
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Descrizione


Un'umanità di servi e signori abita un mondo pervaso da una magia sottile e inquietante, fra intrighi di corte e minacce di misteriosi pirati in grado di manipolare le loro vittime privandole di ogni forma di raziocinio e sentimento. Tra questi pericoli si aggira il giovane Fitz, un "bastardo" di stirpe reale, la cui sola consolazione è un magico e tenero legame con gli animali. Accolto a corte, Fitz dovrà apprendere l'uso delle armi e le regole dell'etichetta, ma il suo destino è legato all'abilità di uccidere nell'ombra... Diventare un assassino vuol dire intraprendere un mestiere crudele e solitario, e soprattutto scoprire i propri poteri, lascito del sangue dei Lungavista...

Tropes e temi

Informazioni dal venditore

Venditore:

Dettagli

Tascabile
471 p., Brossura
Assassin's apprentice
9788834730294

Valutazioni e recensioni

  • Cleide Lanzetta

    L'apprendista assassino è il primo di una delle saghe fantasy che più ho apprezzato ultimamente e che mi ha fatta riavvicinare al genere dopo qualche anno di pausa. I personaggi e gli ambienti sono caratterizzati fin nel minimo dettaglio e più si va avanti nella saga e più ci si sentirà a casa tra le mura di Castelcervo. Fitz, ancora piccolo e trascinato in un destino che non riesce ancora a comprendere e accettare del tutto, intreccerà con gli altri personaggi delle relazioni interessanti che andranno a evolversi anche in maniera inaspettata. Lo stile della Hobb ad alcuni lettori potrebbe risultare eccessivamente lento, motivo per cui non penso sia una lettura per tutti, ma sicuramente consigliata se apprezzate storie avventurose che non disdegnano l'intrigo di corte e in cui i personaggi risultano credibili e profondamente umani. Magari non brillerà di originalità, ma sul piano emotivo penso possa dare grandi soddisfazioni.

  • Alessandra Bertaccini

    La narrazione è un po' lenta, complice la fanciullezza del protagonista, ma poi il ritmo si fa sempre più serrato man mano che si prende familiarità con la storia. I personaggi sono realistici e caratterizzati in modo tale da renderli sfaccettati e imprevedibili, le situazioni e il contesto medievale high fantasy sono credibili e ben realizzati. Tuttavia, la cosa che ho apprezzato di più è lo stile di scrittura della Hobb: meno "tagliente" rispetto a quello dei suoi colleghi come Martin o Lawrence, ma più descrittivo e introspettivo: un giusto equilibrio capace di trasportare il lettore all'interno del suo mondo.

  • michela castellano

    La narrazione è molto leggera e accattivante, l'ambientazione e le descrizioni non disturbano la lettura e alcuni personaggi catturano l'attenzione. Però. Però la trama non è che sia chissà che. Ok che questo libro non è stato scritto ieri, ma non è che presenti chissà quali novità. Fitz è un protagonista già visto centinaia di volte, la sua storia stessa cosa. In pratica non succede niente fino a metà libro, quando la mia attenzione si è risvegliata con l'addestramento all'Arte, ma poi diventa tutto un casino in discesa, dove il nostro protagonista finisce al centro dell'attenzione (ma perché?) e dello scandalo. Perché a tutta questa gente interessa in positivo o negativo un ragazzino che si sarebbe accontentato di stare nelle stalle a parlare con cani e cavalli? Perché gli vengono dati compiti che poteva svolgere tranquillamente qualcun altro? Possibile che la vita a corte fosse totalmente ferma prima del suo arrivo? Se c'è una cosa che mi infastidisce nelle storie sono le cose troppo pilotate. Il Matto sembra prevedere il futuro, il re lo sfrutta quando potrebbe avere un sacco di altra gente più competente, e l'Arte, guarda caso, comincia a funzionare in Fitz quando è in fin di vita. Già visto. Pilotato e già visto. Non è che sia un brutto libro, ma ho capito chi sarebbe stato il cattivo già dalle prime pagine. Leggerò il seguito perché come lettura è rilassante e poco impegnativa, sperando di trovare ancora i personaggi che non sono stati decifrati in questa prima parte.

Conosci l'autore

Foto di Robin Hobb

Robin Hobb

1952, Berkeley (California)

Robin Hobb è lo pseudonimo adottato dal 1995 da Margaret Astrid Lindholm Ogden (1952), una scrittrice statunitense. È autrice soprattutto di romanzi fantasy, ma ha pubblicato anche diverse opere di fantascienza. Dal 1983 al 1992 ha pubblicato col nome di Megan Lindholm opere che si rifanno al fantasy contemporaneo (come per esempio la saga The Ki and the Vandien Quartet), mentre quelli pubblicati come Robin Hobb sono caratterizzati da uno stile epico-medievale che porta il racconto su un piano più reale (ricordiamo la saga de L'assassino, pubblicata in Italia da Sperling & Kupfer, e che termina con L'ultima caccia, uscito nel 2017). Insieme a George R.R. Martin, è una delle firme più amate del fantasy contemporaneo e ha vinto i premi più...

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