Ho voluto recuperare un altro libro mitologico prima della fine dell’estate (visto che essendo una mood reader preferisco leggere retelling mitologici in estate). Avevo apprezzato molto Elettra con riserva e per questo libro é stato uguale, ma mentre Elettra non mi aveva convinto per l’eccessivo discorso sulla vendetta, questo l’ho trovato eccessivamente prolisso o anche noioso nella prima parte (mentre dalla seconda in poi ha iniziato ad essere veramente interessante). Non conoscevo molto questa storia, anzi, conoscevo a grandi linee l’inizio ma dalla seconda parte in poi per me era tutto nuovo. Ho apprezzato particolarmente la crescita di Arianna, che piano piano é maturata (nonostante abbia mantenuto molta innocenza) mentre ho trovato un po’ pesanti i POV di Fedra, anche se lei aveva un carattere sicuramente più forte della sorella (cosa che ho apprezzato). Mi é piaciuta tantissimo invece la rappresentazione di Dionisio, mostrato come un ragazzo veramente sveglio e un Dio benevolo (ero abituata a numerosi libri dove era sempre rappresentato con disprezzo e come un buono a nulla/sempre ubriaco). Credo che il forte di questo romanzo siano proprio i personaggi, perché dalla morte del Minotauro in poi le ambientazioni sono molto tranquille e poco dinamiche (eccetto per il finale); per questo nonostante non abbia apprezzato appieno tutta la storia ritengo che sia scritto magistralmente, proprio perché i personaggi hanno un loro reale carattere che li rende unici a loro modo. Nonostante il mio sentir pesanti i capitoli di Fedra (solo perché mi sembravano eccessivamente prolissi) ho apprezzato molto la sua sua storia con anche il suo susseguirsi di eventi che l’hanno portata alla fine (forse più che quelli di Arianna che sono stati molto statici eccetto all’inizio e alla fine). Un ottimo libro che oltre a parlare di mitologia tratta anche temi sulla maternità, sulla crescita personale e sulla sorellanza.
