Andrea Filocomo scrive in una maniera davvero delicata, motivazionale e speciale. Tutto ciò che scrive esce dalla sua mente in maniera spontanea, lui è genuino e buono, così come la sua protagonista, Emma. Ogni passaggio di questo romanzo è rivolto ai lettori, ma senza “sfondare la quarta parete” e parlando loro direttamente: si sente però che le belle parole, i pensieri positivi, i buoni auguri, le speranze e le frasi di conforto sono rivolte a chi legge. La storia è quella di Emma, giovane donna che intraprende la carriera universitaria, tra esami da dare, nuove amicizie, famiglia lontana e nuovi amori. La trama si articola nei tre anni universitari e traspare la vita degli studenti: ansia, paura di deludere i familiari e di non farcela, sconforto per i voti non sempre alti sono caratteristiche che rappresentano moltissimi universitari. Le parole di Andrea Filocomo permettono però di vedere il mondo diversamente: siamo insieme, tutti condividiamo gioie e dolori e insieme si vince e ci si può anche aiutare, anche se spesso è importante sapersi rialzare da soli. Aspettavo diversa la storia di Sonia, un personaggio secondario ma fondamentale. E diverso mi aspettavo anche l’approccio verso la famiglia di Alessandro. Sono questi due aspetti che, personalmente, non mi hanno portato a dare un voto massimo al romanzo. Ma per il resto, davvero molto bello!
