Art in the Age of Automation
“Art In The Age Of Automation” è un lavoro che si basa sul mondo sonoro esplorato per la prima volta con l'omonimo disco del 2012 - Portico Quartet - mescolando il minimalismo cinematografico, che ha fatto la loro fama, con tessiture elettroniche e ambient, oltre a un gradito ritorno del sassofono etereo di Jack e della miscela unica di batteria elettronica e live di Duncan, oltre che, naturalmente, del suono caratteristico della band. È una musica difficile da definire, come riconosce Jack. “Il nostro sound si colloca tra molti generi, il jazz, la musica elettronica, persino il minimalismo in alcuni punti, ma naturalmente è un'amalgama di tutto ciò che abbiamo ascoltato”. E come ci si aspetterebbe da una band che si è evoluta con ogni registrazione, questo non è uno sterile rifacimento del passato, ma rappresenta un altro passo avanti dal punto di vista sonoro e musicale nella continua evoluzione del gruppo”. Esce in doppio BioVinile nero, in custodia stampata e confezionato in una busta protettiva richiudibile.
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Artisti:
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Supporto:Vinile LP
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Numero supporti:2
Disco 1
Disco 2
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