Stefano Scorrano
12 dicembre 2018
È il primo libro di Castaneda che ho letto e non mi ha lasciato certo la voglia di procurarmene altri. Gli avvenimenti di cui parla sono davvero troppo forzati e inverosimili, impossibile credere che fatti del genere siano accaduti sul serio. Si tratta solo di un romanzo fantasy, nulla più. Oltretutto, il libro non aiuta minimamente a coltivare la lucidità onirica. La tanto blasonata tecnica delle mani non è davvero nulla di che. Per il resto, ci ho trovato solo tanta superstizione e un retrogusto esoterico-orrorifico davvero sgradevole, che sembra voler allontanare il lettore dai sogni lucidi anziché aiutarlo a controllarli.
