Già dalla premessa di Rosalind Krauss si capisce dove deve essere posta l'attenzione durante la lettura del testo: il mezzo. Cos'è il mezzo artistico? In cosa consiste? Krauss cita Greenberg, rifiutando la sua teoria della ''piattezza'' del mezzo estetico, in particolare in riferimento al quadro, fin da subito. Secondo l'autrice, infatti, è importante citarlo anche solo per far capire la sua posizione critica sul discorso del mezzo, anche solo per far domandare al lettore in cosa consiste quest'ultimo. Ebbene, secondo Krauss, una svolta incredibile alla concezione tradizionale del mezzo viene operata da Marcel Broodthaers, il quale abolisce per sempre l'idea di opera in quanto opera e museo in quanto museo. Rifiuta di dover mettere le sue composizioni in un "Museo-Mausoleo". Costruisce un museo fittizio, che chiama "Museum of Modern Art, Department of Eagles", in cui si trovano solo aquile di varie forme e misure, tramite il quale vuole dimostrare il livellamento che produce. Attraverso l'esempio di Broodthears, l'autrice ci guida poi verso le rivoluzioni dell'era post-mediale.
