Arti figurative in Oltrepò. Memorie e racconto
Per tutto il Novecento, Voghera e l’Oltrepò conoscono un lungo periodo di feconda cultura artistica, specie figurativa, che connota il territorio in senso non angustamente “provinciale”, ma anzi aperto a proposte e soluzioni innovative e sperimentali. Grazie anche alla presenza di eccellenti personalità di “forestieri” – artisti, intellettuali, critici, giornalisti e collezionisti – e a un tessuto politico e sociale pronto a recepire stimoli e a intessere relazioni, in vari luoghi si sviluppano interessanti produzioni pittoriche, scultoree e teatral-performative. A partire dalla casa in Godiasco dove Marinetti e le sorelle Angelini ideavano e coordinavano le azioni futuriste, alle puntate di Pellizza da Volpedo nella vicina Voghera per parlare di paesaggio con gli amici pittori, ai soggiorni di Sassu a Codevilla e di Guttuso a Rivanazzano. Sul filo della memoria, l’Oltrepò conserva l’esperienza, tutta intima e personale, della delicatissima Anna Nascimbene nativa di Casteggio, e quella corale, forte e socialmente impegnata, del gruppo vogherese di Gasparini, Nobile, Grassi e Garau; oggi, l’“avventura” del MAAAPO ad Arena è il segno di un territorio la cui vitalità non è sopita.
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Anno edizione:2024
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In commercio dal:1 ottobre 2024
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