Atlantide - Mario Rapisardi - copertina
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Letteratura: Italia
Atlantide
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Descrizione


Mario Rapisardi (1844-1912), scrittore, poeta, classicista, docente universitario e libero muratore, è una di quelle figure che dovrebbero essere di buon grado celebrate come assoluti e indiscussi giganti della letteratura italiana ed europea, eppure pochi oggi conoscono il suo nome e leggono le sue straordinarie opere. Sul “Vate Etneo” - come egli stesso si appellò nel suo autoritratto poetico presente nel poema Atlantide, è calata nel corso del Novecento una tacita damnatio memoriae. L’Atlantide, uscito nel 1894, è una complessa e articolata satira della società e degli intellettuali del tempo, tra cui Darwin, Marx e perfino Newton. Non venne assolutamente compreso dalla critica, che lo bollò come “poema socialista” per via di alcuni richiami al filosofo di Treviri e al Materialismo in genere. Ma una simile chiave di lettura è da ritenersi del tutto superficiale. Così come la Palingenesi, il Giobbe e il Lucifero, al di là del suo fragore quasi futurista e al contempo profetico, l’Atlantide è anche un’iniziatica apoteosi della ciclicità della Storia, della Natura e del Pensiero umano libero da superstizioni religiose e morali, da dogmi ingabbianti e annichilenti.

Dettagli

254 p., ill. , Brossura
9791255042617

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Foto di Mario Rapisardi

Mario Rapisardi

(Catania 1844-1912) poeta italiano. Professore all’università di Catania, volle essere il vate degli ideali positivistici e umanitari, inneggiando alla scienza, al progresso, alla libertà e alla giustizia, in stile turgido e declamatorio (La palingenesi, 1868; Lucifero, 1873; Giobbe, 1882; Atlantide, 1894). Migliori risultano le liriche, le Ricordanze (1872), cui è stata riconosciuta la fredda levigatezza del neoclassicismo parnassiano. Analoghe caratteristiche si ritrovano nelle sue traduzioni da Lucrezio, Catullo, Orazio, P.B. Shelley. Nel 1881 fece scalpore una sua polemica con G. Carducci, che (punto da una irriverente allusione del Lucifero) lo bollò come «tenorino di provincia».

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