L'autonecrologia di Jonathan Swift - Lodovico Terzi - copertina
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Letteratura: Italia
L'autonecrologia di Jonathan Swift
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Descrizione


L'autonecrologia, osserva Lodovico Terzi, "è trasgressiva, narcisistica, creativa, e presuppone due qualità squisitamente letterarie: il gusto del paradosso (come autore dell'annuncio funebre il morto ruba la parte al vivo) e un incoercibile protagonismo (nemmeno da morto il morto è disposto a cedere la parola)". Jonathan Swift, a cui non fanno difetto né l'uno né l'altro, va ben oltre e nel 1731 si diverte (con il suo solito spirito feroce) a mettere in scena la propria morte e tutte le reazioni che susciterà, negli estimatori come nei detrattori: dall'insofferenza dei congiunti per l'eccessivo prolungarsi dell'agonia, al compiacimento di chi al confronto con il moribondo si sente vivo e sano, allo sgomento di chi nella sua imminente dipartita vede profilarsi la propria, fino al "compianto" (si fa per dire) della regina in persona, che nel ricevere la notizia esclama: "Davvero se n'è andato? Era ora! / È morto, dici? Be', marcisca pure". La beffarda vena filosofica e morale che intride questo testo ha ispirato il traduttore a riprendere i vari temi toccati da Swift - l'amore e il potere, l'amicizia e l'ambizione personale, lo slancio morale e i meandri dell'ipocrisia - e a intercalare alla lettura dei versi (in quelle "pause naturali" che la lettura stessa sottintende) una serie di riflessioni, o digressioni. Ne risulta un piccolo libro originale, bizzarro e intrigante - una sorta di dialogo fra il grande scrittore satirico del Settecento e il suo estroso interprete moderno.

Dettagli

6 giugno 2007
101 p., Brossura
9788845921599

Conosci l'autore

Foto di Lodovico Terzi

Lodovico Terzi

1925, Parma

Nato nel 1925 da un'antica famiglia parmigiana. Ha curato molte edizioni di classici inglesi (Defoe, Dickens, Johnson, Stevenson, Swift). Negli anni Cinquanta comincia a collaborare con la casa editrice Einaudi, e diventa amico di Italo Calvino, Luciano Foà, Carlo Fruttero.Nel 1962 pubblica nella collana "I Coralli" il romanzo L'imperatore timido (poi Guanda, 1988). Ha pubblicato inoltre I racconti del Casino di Lettura (Mondadori 1995), L'autonecrologia di Jonathan Swift (Adelphi 2007) e Un'occasione d'amore (Nottetempo 2009). Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato nel 2011 Due anni senza gloria.

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