Rievoca le tragiche vicende dell'eccidio di San Terenzio Monti del 19 agosto 1948 sulla base di testimonianze dirette o indirette che le hanno vissute sulla propria pelle o su quella dei propri familiari. Rende in maniera incisiva tutta la vicenda e la drammatica, lacerante contraddizione del comandate Memo e dei suoi partigiani, stretti tra la pressione delle popolazioni della zona che spingevano i partigiani a combattere le predazioni e le razzie dei tedeschi a loro danno e la consapevolezza delle conseguenze delle ritorsioni dei tedeschi. E narra il grido di dolore e tutta l'amarezza di chi si era battuto contro il criminale invasore nel rivedere liberi e impuniti i protagonisti italiani dell'eccidio, liberi nei bar di Carrara dove si vantavano delle loro gesta criminali. Eccidio rimaso in secondo piano rispetto a Sant'Anna di Stazzema per dimensioni, ma non certo secondo per ferocia e crudeltà. Un libro agghiacciante ma vero, che non lascia niente all'immaginazione.
Un autunno d'agosto. L'eccidio nazifascista che ha colpito la mia famiglia. Una storia d'amore mentre la guerra torna a fare paura
Nel dimostrare come il nostro Paese non sia tuttora in grado di guardare al Ventennio fascista con una memoria davvero condivisa, poiché proprio nel dramma di quegli anni si nascondono gli istinti più inconfessabili di ciò che ancora possiamo essere, Un autunno d'agosto si rivela un grande romanzo civile, in grado di porci di fronte a noi stessi con consapevolezza nuova.
1944. Lungo la Linea gotica si consuma la fase più feroce della guerra in Italia, con una serie di eccidi orribili compiuti per mano dei nazifascisti. Il 19 agosto a San Terenzo Monti, paese di poche centinaia di abitanti tra Liguria, Emilia e Toscana, vengono sterminate all'alba 159 persone, in prevalenza donne e bambini: il loro sangue è versato per vendicare l'uccisione di 16 soldati tedeschi avvenuta due giorni prima durante un'azione partigiana, e l'esecuzione è accompagnata dal suono di un organetto. Tra le vittime c'è anche Palmira Ambrosini, bisnonna di Agnese Pini. Attraverso i ricordi conservati e tramandati dalla nonna, dalla madre e dalla zia, e grazie alle carte processuali e ai documenti d'archivio, l'autrice ricostruisce magistralmente la storia di Palmira e degli altri innocenti barbaramente uccisi quel giorno, alzando il velo su una vicenda a lungo rimossa della storia nazionale.
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Anno edizione:2025
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Luciano 05 agosto 2025Da leggere.
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rita 09 febbraio 2025non entusiasmante
Trama interessante ma stile poco convincente. La ricostruzione storica è costantemente interrotta dalla narrazione recente ed ho fatto un po' di fatica a non perdere il filo.
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Valerissimissima 12 gennaio 2025Un romanzo per fare Memoria
Agnese Pini racconta l’eccidio, probabilmente poco noto, di San Terenzo Monti (19 agosto 1944), tra le pagine nere della storia italiana riguardanti le stragi naziste conseguenti all’armistizio dell’8 settembre ’43. Lo racconta da una prospettiva singolare, quella personale, familiare, attraverso una ricostruzione, dolorosa e commossa, che intende non solo onorare la memoria di quelle vittime innocenti, ma anche portare agli onori della cronaca l’ingiustizia più grande perpetrata ai danni del popolo italiano, ovvero la vicenda dell’ “armadio della vergogna”. Un romanzo toccante, necessario alla pratica della Memoria.
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