Baltico
Ho scritto questo poema durante alcune bellissime giornate di sole in Lettonia. Tutto lì favoriva quei sentimenti creativi che predispongono alla scrittura. Tuttavia i miei pensieri erano cupi: si incrociavano presente, guerre attuali e guerre passate. E il mal di schiena non mollava. Come è fatta di materia la composizione dei versi, così la dominano pure le pressioni tra reale e fantasmatico che sempre si inseguono. Spero comunque di aver rispettato i miei tre fondamenti preziosi: lavoro nella lingua, musicalità del verso, chiarezza del significato. Ho provato a tendere l'orecchio verso nord, con la certezza che un vento pulito potesse dare limpidezza al racconto. Ho messo insieme la mia esperienza sul Baltico all'aria di guerra, di propaganda, di fine che troneggia nel nostro mondo attuale. La poesia non serve a nulla; finché non serve a qualcosa. E un giorno come questo ci si accorge che è come un presidio, e che aiuta almeno a cantare uno scaramantico disegno per il nostro futuro collettivo.
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Anno edizione:2025
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