Libro dal quale è stato tratto l’omonimo film. La scrittura è fluida e il libro si legge in fretta. Bruno è bimbo di 9 anni figlio di un ufficiale nazista. Durante un’esplorazione conosce un bimbo al di là della rete: Shmuel. I due bambini diventano amici, ognuno pone all’altro domande che cercano di dare un senso al perché delle azioni di uomini verso altri uomini. In realtà una spiegazione razionale non c'è. Un libro che nella sua brevità colpisce per intensità, soprattutto sul finale in cui la freddezza del papà di Bruno dinanzi alla "fine" del proprio bambino lascia tutti senza fiato.
Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. Ma sarà amaro e doloroso, com'è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall'altro lato della rete, nel recinto, prigioniero. John Boyne ci consegna una storia che dimostra meglio di qualsiasi spiegazione teorica come in una guerra tutti sono vittime, e tra loro quelli a cui viene sempre negata la parola sono proprio i bambini.
Venditore:
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2008
-
Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Claudia Chichi 12 maggio 2018
-
leggendo questo libro io ho viaggiato nel tempo e ho provato sentimenti profondi, questo libro fa comprendere al lettore il vero orrore della guerra! la guerra non è solo una data nella storia, ma vittime innocenti, morti, disastri, catastrofi creati dall'uomo stesso in quanto egoista! come protagonisti del racconto abbiamo Bruno, figlio di un comandante nazista, e un bambino polacco che si trova in un campo di concentramento. I due protagonisti, pur innocenti, avranno la stessa fine tremenda.
-
Credo sia inutile introdurre la trama del libro, poiché a tutti tristemente nota. Tuttavia si tratta di eventi realmente accaduti e che tutti dovrebbero ricordare, soprattutto attraverso i libri perché ci lasciano spazio per l'immaginazione che seppur cruda e violenta, è necessaria. Consiglio questo libro a tutti coloro che vogliono diventare testimoni di quegli eventi, per tutti coloro che non vogliono dimenticare gli occhi di quei bambini, di quella gente. Per tutti coloro che si basano su stereotipi che siano a proposito di ebrei o tedeschi o altro. Leggere questo libro, come altri, dovrebbe esser d'obbligo per tutti, per non dimenticare mai cosa significava indossare quel pigiama.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it